La denuncia dell'Anpi: "Il sindaco di Siano ci ha impedito di parlare"

La presidente Noemi Rocca: c'è già un precedente, scelta grave e incomprensibile

la denuncia dell anpi il sindaco di siano ci ha impedito di parlare
Siano.  

Siano celebra la ricorrenza del centenario del Milite Ignoto e il sindaco impedisce all’Anpi l’intervento pubblico. A denunciare l’accaduto è il comitato provinciale dell’Anpi Salerno, attraverso la presidente della locale sezione Noemi Rocca. Questa mattina, in piazza Municipio si è tenuta la celebrazione della ricorrenza del centenario del “Milite ignoto” innanzi al monumento dei caduti, in via D’Andrea.

"Il sindaco, in quell’occasione, non ha consentito ad alcun membro dell’Anpi, di prendere la parola in ricordo dei partigiani che hanno combattuto per la Resistenza italiana e liberato l’Italia dal nazifascismo. Il sindaco si è scusato sostenendo di non essere a conoscenza del programma della manifestazione ma vi è già un precedente: in occasione dell’anniversario del 25 aprile il sindaco ha, inopinatamente, omesso di citare il nominativo dell’associazione Anpi sui manifesti affissi in pubblico pur essendo, l’associazione, presente ed attiva, da oltre 10 anni, sul territorio locale", hanno fatto sapere gli esponenti salernitani.

"Ritengo, particolarmente, incomprensibile e grave tale scelta, in primis proprio nei confronti della memoria storica dei nostri eroi, poiché alto è il tributo di sangue versato per garantirci la nostra libertà oggi. Siamo in un paese democratico dove la libertà di parola, di espressione e di manifestazione del pensiero sono sancite dalla Costituzione (articolo 21) - ha dichiarato la presidente Noemi Rocca -. Non si possono negare i diritti e le libertà fondamentali, valori che dovrebbero essere condivisi e, senza i quali, le forze demagogiche che hanno portato l’Italia alla rovina, potrebbero prendere il sopravvento e gli errori potrebbero essere ripetuti fino alla scomparsa di ogni forma di democrazia. Pertanto, la solenne celebrazione innanzi al Monumento simbolo dei caduti deputato, permanentemente, alla conservazione della Memoria, non poteva prescindere dalla presenza fattiva e partecipativa degli associati quali eredi legittimi della cultura partigiana".

Rocca aggiunge: "Con rammarico, sono costretta a rendere noto lo spiacevole evento, proprio a garanzia e a testimonianza della Resistenza italiana, per ricordarci chi siamo stati, al fine di perseguire sulla strada della democrazia. Ad ogni buon fine, auspico che i rapporti tra l’Anpi e il sindaco di Siano possano riprendere la loro piena e fattiva collaborazione, purchè questo messaggio di negazione delle libertà non debba, assolutamente, passare", ha poi aggiunto la presidente dell’Anpi della sezione di Siano.

A stigmatizzare quanto accaduto questa mattina anche il presidente provinciale, Ubaldo Baldi: "Ancora una volta, ancora a Siano, ci viene negato il diritto di parola. Non possiamo più tollerare questo atteggiamento".