Galleria Maiori-Minori, scontro in Costiera Amalfitana: "Opera dannosa"

La proposta di Daponte: risolvere il problema del traffico con sistemi di Smart Mobility

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Minori.  

Non si placa lo scontro in Costiera Amalfitana sul progetto legato alla realizzazione della galleria Maiori-Minori. Ieri sera il gruppo politico “Le Formichelle - un’altra prospettiva” ha tenuto un'assemblea, spiegando i motivi del "no" alla realizzazione dell'opera. In mattinata, invece, il sindaco di Minori e la sua Amministrazione hanno diffuso una nota stampa, invitando tutti ad evitare strumentalizzazioni politiche sul progetto. 

La serata si è aperta con l'intervento di Maria Citro, candidata sindaco di Minori che ha voluto chiarire la propria posizione in qualità di ex amministratrice della maggioranza. Citro, nel ribadire che le sue "perplessità erano in ordine ai motivi del rapporto costi-benefici e della cantierabilizzazione dell’opera", si è scusata con i cittadini per "non aver espresso le sue opinioni pubblicamente in passato".  Poi ha garantito di essere pronta  a lavorare con determinazione "per trovare soluzioni tecnico amministrative sulle procedure in atto ed evitare la realizzazione dell’opera".

Nel corso dell'incontro è, poi, intervenuto il prof. Pasquale Daponte, docente ordinario di di Misure elettriche ed elettroniche presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio che ha relazionato sull'opera, analizzando i progetti pubblicati da Anas e Ministero dell'Ambiente sui propri siti.

"Nello specifico - spiega in una nota il gruppo "Le Formichelle" - ha portato all’attenzione dei presenti l’obiettivo del progetto, che non si riduce alla semplice galleria, ma all’adeguamento della SS 163. Il nuovo tratto stradale potrebbe significare lo stravolgimento dell’attuale assetto viario, con un irreversibile cambiamento sull’immagine storica che da sempre contraddistingue Minori nell’immaginario collettivo. Grande attenzione è stata data, poi, alla lettura dei dati riguardanti l’inquinamento atmosferico e acustico, in seguito all’apertura del cantiere, nonchè i risvolti sull’ordine logistico sulla viabilità del paese. Ciò che tecnicamente si verrebbe a creare è la “traslazione della congestione del traffico”, nel gergo dell’ingegneria dei trasporti. I disagi di un cantiere, che potrebbe durare per anni, avranno un impatto negativo sulle attività economiche del paese". 

Daponte, infine, ha fornito anche le alternative sostenibili per risolvere il problema del traffico "attraverso servizi di Smart Mobility, a cominciare dall’installazione di semafori intelligenti".