Accusa un malore in vacanza: 16enne elitrasportato al Santobono

Provvidenziale l’intervento della postazione 118 di Camerota

accusa un malore in vacanza 16enne elitrasportato al santobono
Camerota.  

All’alba di oggi un turista di 16 anni, in vacanza a Marina di Camerota con la famiglia, ha accusato un malore presso una struttura ricettiva. I sintomi iniziali, tra cui vomito e forte mal di testa, avevano fatto pensare a un colpo di sole. Ma grazie al pronto intervento dell’equipe del 118 della postazione fissa di Camerota, attiva tutto l’anno, è stato immediatamente riconosciuto il rischio neurologico.

Gli infermieri, valutata la situazione, hanno disposto con prontezza il trasferimento del ragazzo all’ospedale di Sapri. Dopo accertamenti, è stata diagnosticata un’emorragia cerebrale in corso. Da lì, il giovane è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli, dove è ricoverato sotto osservazione.

“Questo è l’ennesimo caso che dimostra quanto sia fondamentale la presenza di una postazione fissa del 118 nel nostro Comune, soprattutto in una località turistica come la nostra - dichiara il sindaco Mario Salvatore Scarpitta -. Abbiamo lottato per ottenere questo presidio non solo per il periodo estivo, ma per tutto l’anno, e oggi possiamo dire con certezza che quella battaglia ha salvato delle vite. Camerota è un territorio complesso, fatto di distanze e tempi che possono fare la differenza tra la vita e la morte: garantire soccorsi rapidi ed efficaci è una nostra priorità assoluta. Voglio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i medici, agli infermieri e a ogni operatore sanitario che, con professionalità e dedizione, ogni giorno si adopera per garantire la sicurezza sanitaria del nostro territorio.”

A sottolineare l’importanza del servizio anche il vicesindaco e delegato alla sanità, Francesco Saturno, anestesista:

“Quando questo presidio non c’era, forse non se ne percepiva la mancanza. Ma adesso che c’è, e che quotidianamente interviene in casi delicati come quello di stamattina, è doveroso riconoscerne il valore. La tempestività e la competenza del personale sanitario hanno evitato il peggio. È durante i minuti d’attesa che intercorrono tra la chiamata al 118 e l’arrivo dei sanitari che ti accorgi di quanto realmente è fondamentale questo servizio. Prima l’attesa poteva durare tra i 20 e i 40 minuti, oggi in pochi minuti un’ambulanza raggiunge le nostre case. Tutte le linee guida internazionali ci dicono che, nelle patologie tempo-dipendenti, solo un’adeguata rete dell’emergenza-urgenza può salvare la vita al paziente. L’impegno dell’Amministrazione continua: presto – conclude Saturno – annunceremo ulteriori novità importanti in ambito sanitario per il nostro territorio”.