"Mare sporco lungo la costa vietrese e difatti l’Arpac dopo aver effettuato le analisi delle acque ha riscontrato livelli di inquinamento al di sopra della media ed il Sindaco ha dovuto emettere ordinanza di divieto di balneazione. Dopo solo 24 ore il divieto di balneazione è stato revocato (ci rallegriamo) ed il tratto di mare prima interdetto è tornato magicamente pulito", dicono i consiglieri comunali del gruppo "Vietri che Vogliamo", Maurizio Celenta, Antonella Scannapieco e Alessio Serretiello.
"Naturalmente alcune domande sorgono quasi spontanee. I depuratori e la condotta sottomarina che pure esistono e per i quali si sono spesi fior di quattrini sono effettivamente funzionanti (non solo sulle carte) ? Chi controlla il loro corretto funzionamento? Le ville, le abitazioni, gli alberghi, i b&b che si affacciano a mare (sottostanti alla strada) sul tratto della costa vietrese, alcune delle quali con discese dirette su spiaggette/insenature date anche in concessione e quindi sottratte alla libera fruizione, dove scaricano le loro acque reflue? Il Comune che tipo di controlli esercita per questa tipologia di utenza al fine di tutelare la risorsa mare. Noi da sempre riteniamo che il mare è un bene di tutti ed è una risorsa che va protetta e salvaguardata, non solo (come ama fare il Sindaco) a ferragosto e non solo ad uso dei giornali o social media, ma con controlli costanti, efficaci ed azioni concrete", le domande che si pongono gli esponenti di minoranza.
Alle quali se ne aggiungono altre: "Quali controlli vengono programmati ed effettuati da parte della polizia locale? Assistiamo ad un’occupazione del suolo pubblico con tavoli, tavolini, sedie e cianfrusaglie varie ormai senza alcuna regola ed in assenza totale di controlli. Ma chi dovrebbe vigilare? Chi verifica la corrispondenza tra quanto occupato e quanto dichiarato in sede di apertura delle attività ? Il Comune riscuote i relativi tributi per l’occupazione del suolo? Il sindaco e la sua amministrazione anche in questo caso fanno si voltano da un’altra parte. Ma non si era detto che con il nuovo Comandante della Polizia Locale ci sarebbe stato un “cambiamento di rotta”? Non ce ne siamo ancora accorti", accusano Celenta, Scannapieco e Serretiello.
