Treofan, proclamato lo stato di agitazione permanente

Battipaglia, nuova mobilitazione dopo il flop al Mise: "Dalla Jindal arroganza e disprezzo"

Battipaglia.  

Stato di agitazione permanente, in attesa di risposte che non arrivano. Dopo l’ultima fumata nera al Ministero dello Sviluppo Economico, Cgil Cisl e Uil hanno proclamato la mobilitazione in tutti gli stabilimento del gruppo Jindal Treofan d’Italia. In Campania, la vertenza interessa da vicino l’impianto di Battipaglia, oltre quelli di Terni in Umbria e Brindisi in Puglia. Maestranze e rappresentanze sindacali attendono dalla proprietà risposte sul futuro degli stabilimenti. Martedì prossimo a Napoli la triplice si è data appuntamento per un coordinamento nazionale con l’obiettivo di lanciare l’ennesima mobilitazione in difesa dei posti di lavoro.

“Denunciamo l’arroganza e il disprezzo del gruppo Jindal”, hanno messo nero su bianco Cgil Cisl e Uil nella nota unitaria nella quale da un lato si attacca la proprietà indiana e dall’altro si annunciano le iniziative per provare a smuovere non solo la multinazionale ma sollecitare anche un pressing più forte da parte del Governo.

Stato di agitazione che va da Terni a Brindisi passando per Battipaglia, con l’obiettivo dunque di fare fronte comune e provare a salvare il salvabile in una situazione di grande incertezza sul futuro della Treofan. E le nubi all’orizzonte che si addensano non lasciano presagire nulla di buono, alla luce anche dell’ennesimo flop al tavolo istituzionale convocato al Mise.