Vertenza Prysmian, De Luca contro il Mise: "Così penalizzano il territorio"

Il presidente regionale accusa il Governo: a rischio 900 posti di lavoro. "Il bando va rifatto"

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Battipaglia.  

"Pensiamo di rintervenire sul Governo nazionale perché quel bando di gara sia corretto, in maniera tale da non tagliare fuori "Prysmian" e, per quello che ci riguarda, la Fos di Battipaglia perché sono 300 posti di lavoro. Cecheremo di combattere e di fare la nostra parte sperando che, a Roma, oltre che alla politica politicante si dedichino anche alle cose serie che riguardano la vita delle persone". Vincenzo De Luca torna ad incrociare le lame con Roma. Oggetto del contendere, la vertenza "Prysmian": per l'azienda specializzata nel settore telecomunicazioni e fibra ottica c'è il rischio di delocalizzare la produzione dalla Piana del Sele in Francia.

"Siamo intervenuti sul ministero dello Sviluppo perché facessero un bando per la fibra ottica che valorizzasse la fibra di qualità e che, quindi, tenesse fuori dal mercato italiano prodotti che possono invaderci a prezzi stracciati. Non e' andata cosi' perche' rimaniamo un Paese di squinternati - ha detto De Luca a margine di un evento a Salerno -. Ho segnalato per primo la situazione della "Prysmian" perché mi era capitato di ascoltare l'amministratore delegato, l'ingegnere Battista, un mese e mezzo fa, che mi aveva espresso le sue preoccupazioni. "Mentre i francesi e i tedeschi, quando fanno un capitolato di gara lo fanno per tutelare, in primo luogo, le proprie aziende, in Italia apriamo autostrade per le aziende di altri Paesi, in modo particolare cinesi, ma anche altri paesi d'Europa", l'atto d'accusa del governatore.