"L'intervento infrastrutturale che Terna sta effettuando tra la Sicilia e il salernitano è conforme alle norme e sarà realizzato previa consultazione con i rappresentanti dei Comuni coinvolti". Così il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in risposta a un'interrogazione del deputato Federico Conte (Leu). In aula dibattito sull'infrastruttura in corso di realizzazione nella Piana del Sele, nell'area tra Eboli e Battipaglia.
"Si tratta di un progetto infrastrutturale che prevede la realizzazione di un collegamento elettrico via cavo con doppio terminale per collegare la Penisola con Sicilia e Sardegna. Tale intervento è utile per stabilizzare il collegamento tra isole e continente. Attualmente il progetto è sottoposto a consultazione pubblica e il gestore Terna sta svolgendo le attività previste dal piano. Al termine della consultazione dovrà inviare una relazione al ministero per la Transizione ecologica sulla quale saranno sentiti anche i comuni coinvolti nel progetto. Per quanto riguarda la localizzazione della stazione prevista, per la quale è stata indicata l'area dell'ex mercato ortofrutticolo di Eboli, Terna non ha individuato problemi di carattere tecnico. Per quanto riguarda eventuali campi elettromagnetici le indagini effettuate sugli interventi in corrente continua forniscono valori inferiori alle raccomandazioni Ue", le parole del ministro in aula.
Parole che però non hanno fatto desistere l'esponente politico salernitano: "La Valle del Sele - ha detto Federico Conte - ha una destinazione naturale e va valorizzata: l’agricoltura di qualità, le biodiversità e l’ambiente, il patrimonio naturale e la risorsa mare. Occorre un Piano di tutela ambientale e di valorizzazione. L’opera di Terna, invece, appare del tutto incompatibile con questa visione. Qui, dove primeggia la produzione di quarta gamma, si collocano le eccellenze della filiera bufalina e operano con successo ben 12 organizzazioni di produttori agricoli (un primato nazionale), proprio a ridosso dell’area dove verrà realizzata la nuova stazione ferroviaria dell’Alta velocità/Alta capacità della linea Salerno-Reggio Calabria, si deve costruire un progetto diverso, alternativo, per salvaguardare identità e visione strategica di un territorio che ha una destinazione che si inserisce pienamente nella visione e nei cardini culturali del Next Generation Eu".
