Pallamano, lettera aperta del Presidente Loria

Nel momento più difficile il massimo dirigente non dimentica gli affiliati

pallamano lettera aperta del presidente loria
Salerno.  

Dopo aver dichiarato concluso i campionati di Pallamano, lettera aperta del presidente Pasqaule Loria.

"In considerazione del momento e della complessità della situazione, ritengo sia opportuno chiarire una volta di più il contenuto della delibera del Consiglio Federale riguardante la conclusione dei Campionati Nazionali e provvedimenti conseguenti, nonché la linea che l’attuale governance intende portare avanti nelle prossime settimane per sostenere gli Affiliati in vista della ripresa delle attività per la stagione sportiva 2020/21, riproponendo quanto già esplicitato nel corso delle conference call con le società partecipanti ai Campionati Nazionali. 

Sotto il profilo sportivo, il Consiglio ha inteso, adeguatamente e preventivamente supportato dagli opportuni pareri regolamentari, seguire la strada della validazione dei campionati e del conseguente riconoscimento dei diritti sportivi laddove possibile. 

La circostanza che tutti i campionati, alla data di sospensione delle attività (9 marzo), avevano raggiunto almeno i due terzi del proprio svolgimento, ha permesso di individuare un procedimento di definizione delle classifiche che garantisse, da un lato, il computo di tutte le partite effettivamente disputate, dall’altro la necessità di neutralizzare le differenze conseguenti al fatto che non è stato possibile completare la fase regolare. 

Il coefficiente utilizzato (punti realizzati / partite disputate ed omologate) consente, infatti, di stilare una graduatoria in base al parametro punti per partita, unico in grado di cristallizzare la classifica al momento della sospensione delle attività.

L’applicazione di tale parametro, di contro, è apparsa insufficiente rispetto alla necessità di definire tutti i profili sportivi così come previsti nel Vademecum. Per questa ragione si è ritenuto di non procedere all’assegnazione dei titoli di Campione d’Italia, se non dopo una eventuale fase (Final4) da disputare sul campo e qualora ce ne fossero le condizioni, di neutralizzare le retrocessioni e di salvaguardare invece le promozioni dalla Serie A2 alla A1 in considerazione dello stato di avanzamento dei campionati. Ci rendiamo conto che la soluzione trovata non è certamente perfetta, ma appare la più adatta, se non l’unica, che permette di raggiungere l’obiettivo di rendere validi i campionati nazionali in una situazione particolarissima ed imprevista come quella che siamo costretti a fronteggiare. 

Tale soluzione comporterà chiaramente delle conseguenze rispetto alla formulazione delle attività per la stagione sportiva successiva (2020/21), dal momento che allo stato gli aventi diritto a partecipare alla Serie A1 maschile sono 17, a fronte di 13 per la serie A1 femminile. Per questo motivo, si è già preannunciato che la prossima sarà una stagione di transizione in cui le formule standard dei campionati nazionali saranno adattate alle nuove esigenze, sempre nell’ambito del rispetto dei format attuali e dei calendari internazionali.

La crisi sanitaria che stiamo vivendo è anche una crisi economica e finanziaria e per questo l’obiettivo della governance federale, fin dall’inizio di questo periodo eccezionale, è stato quello di determinare le condizioni per supportare gli Affiliati nella difficile fase della ripresa delle attività. 

In quest’ottica si ritiene che dovranno essere realizzate azioni concrete per garantire a tutti gli Affiliati una stagione “a tasse federali zero”. Per ottenere questo importante quanto necessario risultato, impegno che l’attuale Consiglio Federale ha pubblicamente assunto nel corso degli incontri avuti con le società, sarà però necessario procedere per gradi tenuto conto dei vincoli attuali di bilancio, delle procedure di variazione e di eventuali quanto già richiesti nuovi flussi finanziari specificamente finalizzati a fronteggiare l’attuale situazione di difficoltà. 

A tal fine, il Presidente Federale, i Consiglieri in possesso di specifiche deleghe, il Segretario generale e gli uffici federali, ognuno per le rispettive attribuzioni e competenze, sono in costante contatto con gli organi istituzionali di riferimento, Governo e CONI in primis. 

L’obiettivo di azzerare il peso delle tasse federali, che si ricorda servono a rendere possibile lo svolgimento dei campionati, in termini finanziari ammonta a circa 750/800mila euro, ragion per cui la “manovra” dovrà articolarsi in più fasi, da completarsi, auspicabilmente, entro il 30 giugno. 

La prima fase è già stata avviata nell’ultimo Consiglio federale, allorquando si è deliberato di riportare alla stagione 2020/21 l’equivalente delle tasse federali già versate e che avrebbero coperto i costi di gestione dell’ultima fase dei campionati poi dichiarati sospesi; le rate versate al 28/02/2020 ammontano a 185mila euro.

In forza di questo primo provvedimento già in fase di elaborazione da parte degli uffici federali, all’atto dell’iscrizione ai campionati nazionali, gli Affiliati non dovranno versare la quota di affiliazione, la prima rata di iscrizione ed il contributo per la comunicazione ove previsto, per un totale di oltre 250mila euro, con uno sbilancio già potenzialmente imputabile al bilancio federale di oltre 65mila euro.

La seconda fase riguarderà la riprogrammazione, sempre entro il termine del 30 giugno, delle attività 2020 e la conseguente riformulazione del bilancio preventivo, dove dovranno essere individuate nuove risorse (oltre alle 65mila già impegnate) per coprire altre rate dei contributi federali dovuti dagli Affiliati a copertura dell’intera stagione 2020/21, così da centrare in perfetto equilibrio finanziario l’impegno assunto dal Consiglio di una stagione “a tasse federali zero”.

L’ultima fase, auspicabilmente ancora entro il 30 giugno, riguarderà eventuali nuovi flussi finanziari provenienti dal Governo, che dovranno contribuire a garantire, ove possibile, forme di sostegno progressive anche alle attività regionali e promozionali (progetti scolastici), a tecnici ed atleti, a partire da quelli di interesse nazionale, secondo forme che saranno successivamente individuate.

Nel frattempo il Governo ha approntato i primi provvedimenti di sostegno al comparto sportivo, è in corso la fase di registrazione per la richiesta dei cc.dd. 600 euro in favore dei collaboratori sportivi di cui alla circolare federale, mentre dalla prossima settimana sarà operativo presso l’Istituto per il Credito Sportivo il fondo per sostenere le associazioni e gli organismi sportivi che necessitano di liquidità per fronteggiare questo grave momento di crisi e per ripartire il prossimo anno. Il Governo ha messo a disposizione 100 milioni di euro di finanziamento a tasso zero e senza garanzie (come per le PMI), in attesa di altri interventi per il quali il Ministro Spadafora si è impegnato nei giorni scorsi.

La Federazione dal 15 aprile sarà al fianco degli Affiliati per supportare loro nelle fasi procedurali. A tale proposito il vice segretario Sonego ha già avviato contatti con ICS per essere in grado di fornire notizie e assistenza alle associazioni interessate".

Pasquale Loria
Presidente FIGH