Salernitana, ti vogliamo così!

Splendido l'abbraccio squadra-tifosi nel post partita, ora tutti all'Arechi!

Salerno.  

Partiamo da una doverosa premessa: una rondine non fa primavera e vivere con eccessivo entusiasmo il successo odierno significherebbe imboccare una strada pericolosa. La Salernitana, tanto per usare un vecchio adagio assai abusato nel mondo del calcio, non era una squadra di brocchi prima, non è composta da fenomeni adesso. Certo è, però, che complessivamente i granata stanno disputando un gran bel campionato: nono posto a 2 punti dai play off, striscia di dodici risultati utili consecutivi, attacco quasi sempre a segno, squadra tra le meno battute del torneo, zero sconfitte in casa, tre successi in trasferta, capacità di restare imbattuti contro big del calibro di Pescara, Parma, Frosinone, Bari, Empoli e Venezia, spesso attraverso rimonte fantastiche e con l'infermeria piena. Colantuono, dal canto suo, si gode un esordio da sogno. Non aveva certo la bacchetta magica per mettere le cose a posto in tre giorni, ci mancherebbe, ma schierare la formazione in modo logico, senza inventarsi nulla, badando al sodo e indovinando i cambi è roba che a Salerno non si vedeva da tempo. Lungi da noi associarci al partito degli anti Bollini, ma l'ex allenatore ha avuto diverse responsabilità già dall'anno scorso, quando ha depauperato il patrimonio tecnico nel reparto offensivo in nome di alchimie tattiche che nel calcio contano molto meno di quanto si volesse immaginare.

La performance di Adamonis e il gol di Kiyine schierato finalmente nel suo ruolo basterebbero per giustificare la scelta della società di esonerarlo. Con Colantuono una garanzia c'è: almeno nelle intenzioni, la volontà è quella di puntare alla serie A già quest'anno, naturalmente attraverso i play off. Quanto ad oggi, nel primo tempo- checché ne dica Aglietti- la Salernitana ha giocato veramente bene, con qualche trama interessante e un gol nato da uno schema su palla inattiva. Nella ripresa, dopo il meritato raddoppio, è riemerso il cuore di un gruppo che, anche in inferiorità numerica, non ha mai mollato lottando su ogni pallone e conquistando tre punti fondamentali. Ora le ultime due gare prima della fine di un girone d'andata che sembra iniziato ieri, ma che volge già al termine: a Palermo è proibitiva, ma contro il Foggia ci sono tutte le carte in regola per vincere ancora e salire a quota 29. Determinante, dunque, sarà il sostegno del pubblico: contro il Perugia c'erano appena 7000 persone, la società spera in una netta inversione di tendenza ed ha abbassato i prezzi dei biglietti in concomitanza con la giornata granata. Freddo, pioggia, orario proibitivo e luci d'artista potrebbero tenere a casa tante persone, ma lo zoccolo duro proverà a dare la spinta giusta per farsi un bel regalo di Natale. Il 2-0 di oggi sia solo l'inizio, perchè chi ben comincia è a metà dell'oper...A!

Gaetano Ferraiuolo