Rush finale Serie B: parlano Agostinelli, Brini, Cagni e Moggi

Esclusiva - Il punto di quattro autorevoli voci su questo finale di stagione della Serie B

Salerno.  

Ci siamo, il finale di stagione in Serie B si avvicina a grandi passi, mancano solo 8 giornate ed i giochi sono ancora tutti aperti. Da un lato c’è la lotta promozione, dall’altro quella per mantenere la categoria, ed in mezzo squadre che in qualche modo stanno già iniziando a pensare alla prossima stagione. Sarà uno sprint finale avvincente e per capire un po’ quali sono gli scenari possibili, abbiamo chiesto un parere a quattro illustri personaggi del mondo del calcio: Andrea Agostinelli, Gigi Cagni, Fabio Brini e Luciano Moggi. A tutti e quattro abbiamo chiesto le stesse cose, e questo è quello che ci hanno risposto:

Mancano otto giornate alla fine del campionato, tolto l’Empoli, i giochi per la promozione diretta sono ancora tutti aperti? Chi vede come favorite per la volata finale e chi eventualmente potrebbe uscire vincente dagli spareggi play-off?

Agostinelli: «Nei play-off, come ogni anno, sarà difficile pronosticare una vincitrice. Non conta tanto chi arriverà più in alto, ma chi avrà la condizione fisica migliore. Per la promozione diretta dopo l’Empoli, secondo me il Palermo è la candidata più accreditata».

Cagni: «È molto difficile stabilirlo. L’Empoli ha ampiamente dimostrato di meritare la Serie A, per quanto riguarda Palermo e Frosinone il discorso è diverso. Hanno entrambe raccolto risultati altalenanti, con il Frosinone più organizzato, ed il Palermo con maggiori individualità. Per il discorso play-off Parma e Perugia sono sicuramente quelle che stanno andando meglio, ma sarà difficile, almeno quanto la lotta per il secondo posto».

Brini: «In questo momento l’infortunio di Ciofani pesa molto per il Frosinone, ma ha una rosa importante, e penso abbiano comunque qualche percentuale in più rispetto alle altre. La griglia ormai è pressappoco delineata, il Palermo potrebbe approfittare di questa debacle del Frosinone, ma la lotta sarà serrata fino alla fine».

Moggi: «È un indovinello più che un pronostico. Credo che il Palermo abbia tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo promozione diretta, anche se sarà una lotta fino all’ultima giornata con Frosinone e Parma. I rosanero però mi sembrano una squadra più concreta, che potrebbe fare anche una categoria superiore con pochi innesti. Nei play-off se il Bari non fosse incostante com’è, potrebbe dire sicuramente la sua, ma le formazioni che ho citato prima le reputo più accreditate».

La Salernitana ha in pugno la salvezza, il risultato minino è stato quasi raggiunto, ma i granata si possono ritenere soddisfatti della stagione che hanno costruito o è stata l’ennesima occasione persa per puntare ad un obiettivo più ambizioso?

Agostinelli: «Non penso sia corretto parlare ci occasione persa, penso sia più un’opportunità di poter costruire qualcosa di solido. Ormai quest’anno è difficile, ma l’anno prossimo la Salernitana ha l’obbligo di lottare per la vittoria del campionato».

Cagni: «Penso che il percorso è stato giusto per quello che era l’obiettivo salvezza. Almeno per quello che riguarda questa stagione, penso che i risultati siano stati in linea con le ambizioni societarie».

Brini: «Dipende molto da quelli che erano i programmi di inizio stagione: se l’obiettivo era la salvezza tranquilla, allora il risultato lo stanno ottenendo. Io credo però che in queste ultime otto gare si potrebbe ancora provare a fare ed osare qualcosina in più, se ci riesci fai un’impresa, altrimenti ti sei salvato e confermi la categoria, che è comunque importante».

Moggi: «La Salernitana ha fatto un campionato anonimo come lo fa tutti gli anni, ed essere soddisfatti di questo mi sembra altamente improbabile. Sì, si è effettivamente salvata, ma non ha condotto un campionato a livello delle aspettative e soprattutto della caratura del pubblico salernitano».

Come in alta classifica, vale un po’ lo stesso discorso per la zona retrocessione? Chi merita di conservare la categoria e chi invece avrebbe dovuto gare di più?

Agostinelli: «Sinceramente mi aspettavo di più dalla Ternana. Ora con De Canio stanno iniziando a carburare, ma non so se avrà abbastanza tempo per raddrizzare la stagione. A rischio ci sono divere squadre, come l’Entella che per me ha una bella rosa. Sarà una bella lotta fino alla fine».

Cagni: «L’unica squadra che secondo me ha sbagliato tutto è stata la Pro Vercelli. I piemontesi, insieme alla Ternana, hanno creato le condizioni per essere in quelle condizioni di classifica. Il Cesena è stata forse la delusione più forte, ma anche qui sarà una bella lotta con tante squadre, come Entella ed Avellino a giocarsi tutto fino alla fine. Per quanto riguarda gli irpini sicuramente mi aspettavo un campionato diverso, con un allenatore esperto come Novellino, ma anche loro dovranno sudarsi la permanenza in B».

Brini: «L’Ascoli sta venendo fuori molto bene. La Ternana è quasi obbligata a fare risultato ogni giornata, poi ci sono dentro tante altre squadre, anche importanti come il Cesena. Alla fine molto dipenderà dalla continuità dei risultati, in quelle zone lì un punto/due punti fanno la differenza tra una salvezza e una retrocessione».

Moggi: «C’è la Ternana che ha una proprietà di livello, ma evidentemente mancano società e squadra, quindi chi ha costruito la rosa ne dovrà rispondere. La Pro Vercelli di Grassadonia ha un ottimo gioco, ma mancano gli attaccanti, ed inevitabilmente quando è così ti trovi in quelle zone di classifica. La lotta per la salvezza è sicuramente accesa: l’Ascoli, combattendo a denti stretti, ha raggiunto Avellino ed Entella, e dista un punto dal Cesena. È difficile capire chi la spunterà».

L’anno prossima per la Salernitana sarà un anno importante, quello del centenario, cosa manca a questa squadra per fare il fatidico salto di qualità sempre fallito nelle ultime annate?

Agostinelli: «Mancano giocatori di qualità, e servono in ogni reparto. Basti vedere l’Empoli che, con due punte all’altezza, ha ammazzato il campionato».

Cagni: «Secondo me la squadra va costruita a giugno e mantenuta fino alla fine, con allenatore e giocatori che devono essere decisivi dall’inizio, e non durante. La base c’è, bisogna mantenerla con i ritocchi chiesti dal tecnico, e costruire qualcosa di importante, anche perché Salerno merita».

Brini: «Serve innanzitutto un po’ di qualità in più, questo è un aspetto fondamentale. Ci vorrà sicuramente un attaccante di categoria, che butti dentro anche una mezza palla utile. Il campionato di Serie B è difficile, bisogna sfruttare ogni minima occasione, e la qualità fa sempre la differenza».

Luciano Moggi: «A Salerno il calcio è difficile farlo, ma al di là di questo a mio avviso manca una società che segua attentamente quello che sta facendo la propria squadra, perché la forza di una squadra è anche la società che ha alle spalle. Poi oggettivamente qualche ritocco importante è necessario, per poter dare finalmente ai tifosi quel tipo di campionato che chiedono e si aspettano».

 

Simone Gallo