Lacrime e brividi: in oltre 3mila per la festa granata

Corteo, vecchie glorie, cori da stadio, fuochi pirotecnici: e centenario sia...

Salerno.  

"La giornata di oggi è speciale, è soltanto l'inizio di una lunga serie di eventi che coinvolgeranno tutto il territorio e la città di Salerno" ha detto ieri il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che, in compagnia dell'assessore Angelo Caramanno, ha inteso partecipare alla festa della Salernitana insieme ad un pubblico meraviglioso e che ha saputo emozionarsi come forse non accadeva da tempo. Oltre 3000 persone hanno vissuto una giornata intensa, da brividi, indimenticabile. Trovatela una piazza in Italia che riesce a piangere di gioia e a manifestare in questo modo il proprio enorme senso di appartenenza e di amore per la maglia non per un campionato o per una partita vinta, ma "semplicemente" per il compleanno della squadra del cuore, un momento di aggregazione che ha coinvolto davvero tutti: c'erano tifosi con i capelli bianchi che hanno visto anche la serie A degli anni Quaranta, ragazzini che hanno acclamato calciatori che non hanno mai ammirato dal vivo, ma che hanno conosciuto attraverso i racconti dei genitori, ultras, gruppi organizzati, provincia, gente che arrivava da altre regioni d'Italia, donne, bambini, tutti uniti come non mai per un unico scopo e con l'obiettivo di far capire a tutti che l'entusiasmo covava sotto la cenere e non si era mai sopito.

Alle 18 il corteo è partito da Piazza Casalbore, una sorta di rito che si ripete per onorare la memoria e rendere omaggio allo storico stadio Vestuti, scenario di partite da brividi e che ancora oggi vengono ricordate con affetto. Man mano che la folla avanzava e toccava le vie del centro e del corso, tantissimi cittadini anche non tifosi o addirittura turisti stranieri sono stati travolti da questa ondata d'entusiasmo e si sono uniti alla gente indossando un vessillo granata, mentre sui balconi in centinaia hanno assistito allo spettacolo sventolando bandiere, mostrando con orgoglio le maglie degli ex calciatori e cantando insieme agli ultras quasi come si fosse allo stadio. Quando in via Mercanti è partito il "Despacito granata" un brivido ha travolto tutti i presenti, abbiamo visto tanta gente anche di una certa età piangere di gioia e baciare lo stemma del cavalluccio marino con una passione ed un amore sconfinato, che non si può certo descrivere a parole.

Arrivati alla spiaggia di Santa Teresa in 3500 hanno assistito alla partita tra le vecchie glorie granata, tutti applauditi e portati in trionfo in ricordo di epoche bellissime e di momenti che si spera di rivivere quanto prima. Ovazione per Pisano (che guidava il corteo) e Grimaudo, simpatici siparietti con Soviero (in ricordo del noto "battibecco" con un guardalinee), i complimenti a Giorgio Di Vicino che, ancora oggi, potrebbe ben figurare in qualunque squadra di serie B. Sul campo è finita 7-7, ma la festa è proseguita anche nelle ore successive fino allo spettacolo pirotecnico delle 22:30, con i fuochi d'artificio e in sottofondo "Go West" e "Vattene Amore" che sono state colonne sonore delle recenti imprese della Salernitana. Salerno, dunque, ancora una volta ha saputo stupire ed emozionare, lanciando un messaggio alla società e a tutto l'ambiente: con questa unità d'intenti e questa passione smisurata la serie A diventa quasi un obbligo, da perseguire tutti quanti insieme in nome di un amore che deve essere manifestato allo stesso modo 365 giorni all'anno. La palla a Lotito e Mezzaroma, da oggi è già centenario..

Gaetano Ferraiuolo