Serie B, il terremoto continua. E non sono piccole scosse di assestamento. Dopo la richiesta della retrocessione del Foggia per la nota vicenda relativa agli stipendi pagati in nero, oggi i guai toccano al Cesena: la Procura della Repubblica, stando a quanto riportato dall'autorevole giornale "Il Resto del Carlino", ha chiesto il fallimento di una società che ha 75 milioni circa di euro di debiti, che negli ultimi anni ha avuto notevoli difficoltà sul piano economico e che avrà bisogno di un autentico miracolo per evitare il declassamento in quarta serie e la ripartenza dai dilettanti. La lettera del presidente Lugaresi- da qualcuno interpretata anche come minaccia di suicidio- non lasciava spazio a molte interpretazioni e parlava della concreta possibilità di doversi rassegnare ad un autentico dramma sportivo che penalizzerà non solo tesserati e creditori (mister Castori aveva appena rinnovato per due anni dicendo no ad altri club), ma soprattutto una città che non meritava questa onta così clamorosa dopo aver assaporato la serie A per diverse stagioni. Il Bari, invece, ha poco più di 48 ore per versare gli stipendi dell'ultimo trimestre, viceversa sarebbe ufficiale la penalizzazione di 3 punti per la prossima stagione e la richiesta di estromissione dal campionato per inadempienza. La situazione del Parma, invece, non dovrebbe comportare ulteriori ribaltoni così come quella del Palermo, a detta degli amministratori ormai con un bilancio pulito. Quanto ai ripescaggi due le ipotesi: serie B ridotta a 20 squadre o ripescaggio di Ternana e Pro Vercelli, rispettivamente ultima e penultima. L'Entella è già stata ripescata due anni fa e il Novara ha subito di recente una penalizzazione, due motivazioni che, regolamento alla mano, vietano la risalita. A meno che qualche società che ha partecipato ai play off con le carte a posto non chieda di partecipare alla prossima serie B.
Redazione Sport
