Novanta minuti di fuoco. Catanzaro rischia di essere il test determinante la panchina di Stefano Colantuono. Dopo il summit telefonico tra Danilo Iervolino e Maurizio Milan, la Salernitana ha scelto di concedere ancora una chance all’allenatore di Anzio. E di prendere tempo anche per giudicare l’operato di Gianluca Petrachi. Nonostante la volontà di continuare insieme il percorso iniziato nello scorso giugno, lo spettro della serie C e alcune operazioni di mercato considerate infruttuose hanno spostato l’attenzione anche sulla figura del direttore sportivo, pronto già ad intervenire nel prossimo gennaio nel nome del budget da cinque milioni di euro già sbloccato da Iervolino per poter rafforzare una rosa con tante lacune da colmare.
Il presente però è Catanzaro, trasferta tutt’altro che agevole, contro una squadra arrabbiata per il pari al 106’ nel derby con il Cosenza. Un esame che sarà decisivo per Stefano Colantuono. Il ko di Frosinone ha fatto precipitare non solo la Salernitana in classifica, superata dai ciociari appena al secondo successo interno in stagione, ma anche lo status del tecnico di Anzio, ora a forte rischio esonero. “Se dovesse servire un mio passo indietro lo farei senza problemi”, l’ammissione a denti stretti dal ventre dello Stirpe. I numeri lo mettono spalle al muro: cinque punti in sei partite, media punti crollata a 0,83. Il rinnovo del contratto fino al 2026 non preclude un cambio repentino in panchina. La Salernitana s’interroga: Catanzaro sarà test determinante.