"Troppe famiglie sul lastrico per slot e debiti, ora basta"

In arrivo in consiglio un regolamento restrittivo sulla delicata materia

Oltre alle Regioni anche centinaia di Comuni sono oggi in prima linea nel contrasto al fenomeno con ordinamenti che limitano gli orari di apertura e ostacolano l’apertura di nuove sale...

Ariano Irpino.  

Il comune dichiara guerra alle sale slot. In arrivo in consiglio la proposta dell’assessore Filomena Gambacorta di un regolamento restrittivo sulla delicata materia. Iniziativa molto apprezzata in città, considerato che i mali peggiori, partono proprio da questo fenomeno. Ci sono famiglie sul lastrico, padri di famiglia che non vanno a lavoro per giocare alle macchinette e chi in preda alla disperazione dopo aver perso tutto arriva anche a compiere gesti estremi. Dunque il livello di preoccupazione è davvero altissimo a tal punto da dover intervenire drasticamente.

Tra i punti principali della disciplina che verrà discussa in consiglio, il divieto di pubblicità per questo tipo di attività, la distanza di 500 metri da luoghi considerati sensibili, quali scuole, chiese, ospedali, parchi, la riduzione dell’orario di apertura.

"Ben 13 le Regioni già dotate di una legge per contrastare il fenomeno del Gioco d’azzardo di Stato e i suoi danni economici e sociali sui territori." Come si può apprendere da Vita, la società editrice del magazine che porta lo stesso nome, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit.

"Leggi che oltre a incentivi fiscali agli esercizi commerciali senza slot, stabiliscono appu to distanze dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, Centri di aggregazioni o diurni. 13 Regioni per circa 40 milioni di italiani che proprio con queste leggi hanno cominciato a conoscere per la prima volta dopo vent’anni la possibilità di mettere qualche argine alla terza industria italiana, industria che brucia valore e risorse invece che crearle.

Oltre alle Regioni anche centinaia di Comuni sono oggi in prima linea nel contrasto al fenomeno con ordinamenti che limitano gli orari di apertura e ostacolano l’apertura di nuove sale."

Gianni Vigoroso