Il suo posto era su quella sedia, bastone da un lato e quotidiano in mano davanti al bar di suo figlio Mario o all'interno seduto ai tavolini. Un luogo che lo ha visto attivissimo per tanti anni prima insieme a sua moglie Lucia e poi al figlio. Gabriele Grasso, 85 anni, uomo di poche parole, amava osservare. Con lui se ne va un'altra pagina di amarcord della città.
Se facevi tappa al Bar Centrale era sempre gradevolissima una chiacchiarata con lui, come pure al campetto di bocce in villa altro luogo a cui era molto affezionato. Posti che purtroppo con l'avanzare della sua età e lo stato di salute, negli ultimi tempi, aveva dovuto rinunciare preferendo la tranquillità e il calore della casa, anche se faceva comunque di tutto per raggiungere quel bancone a lui ancora tanto caro. Persona mite, precisa, cordiale e dall'animo buono, sempre disponibile con tutti.
Gabriele Grasso (nella foto molto bella di Marco Memoli), è un altro baluardo che se ne va. Lascia la moglie Lucia Lanza e i figli Mario, Angela, Roberta e Antonella. Domani mattina nella chiesa di San Pietro Apostolo alle ore 9.00 in via Guardia gli verrà rivolto l'ultimo affettuoso saluto.
Gianni Vigoroso
