Tavecchio out. Sibilia: no al commissariamento

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti: «Elezioni entro 90 giorni»

Il cambio di strategia del presidente della Lega dilettanti: «Grazie per ciò che ha fatto, ma il calcio deve cambiare»

Avellino.  

 

di Simonetta Ieppariello

«Non ci sono le condizioni per commissariare la Federcalcio». Cosimo Sibilia, il senatore irpino presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Figc, commenta così l'ipotesi di un commissariamento della federazione dopo le dimissioni di Tavecchio. Ora si lavora al da farsi tra ipotesi commissariamento e nuove elezioni.

Quello di Sibilia è uno dei nomi maggiormente quotati per la successione di Tavecchio: «Io candidato alla guida della Federcalcio? Rappresento un movimento vastissimo - spiega il presidente della LND a Radio CRC - un 34% e l’indicazione la dovrò avere da chi mi ha sostenuto e mi ha fatto diventare all'unanimità il presidente della Lega dilettanti. Poi, discuteremo. Non è importante chi si candida, ma risolvere i problemi del calcio italiano concretamente». 

Sul caso Tavecchio, nelle scorse ore, il senatore irpino Cosimo Sibilia ha freddato: grazie per ciò che ha fatto Tavecchio. Ma ora il calcio deve cambiare. 

Cosimo Sibilia, parlamentare guida per Forza Italia in Campania e punto di riferimento diretto per il cavaliere Silvio Berlusconi nella regione, essenziale nella caduta di Tavecchio. Tavecchio sperava di avere ancora i numeri dalla sua, ma poi si è reso conto che la Lega Dilettanti (guidata da Sibilia)  si era sfilata e che l'unica strada era quella delle dimissioni.

Ora si lavora al dopo, ma Sibilia ha le idee chiare: no al commissariamento con gli espletamenti finali affidati allo stesso Tavecchio in via delle elezioni, da fare, subito.

Ieri sera Sibilia, intervenuto all’assemblea provinciale delle società dilettantistiche di Napoli e provincia, ha spiegato: «Già dopo la partita di Milano ho parlato con il presidente Tavecchio. Avremmo continuato a sostenerlo a patto che su di lui convergessero i voti della maggioranza in Consiglio federale. Serviva allargare il consenso. L'appoggio incondizionato non bastava più. Posso solo dire che quando noi abbiamo partecipato
al tavolo con le componenti abbiamo detto con chiarezza che serviva una maggioranza ampia per poter fare le riforme. Se questa maggioranza non c'è non possiamo andare avanti.  

Ho un carattere ruvido, ma anche sincero e parlo sempre davanti ai testimoni. Sono sempre stato coerente, ma non potevo far finta di nulla rispetto a quello che si era verificato: 50 milioni di italiani chiedevano una riflessione», ha spiegato Sibilia lasciando la sede della Figc.

Cosimo Sibilia, 58 anni, irpino e figlio del patron dell'Avellino degli anni ‘80), senatore di Forza Italia e presidente della Lega nazionale dilettanti, è risultato determinante per l’ultimo colpo a Carlo Tavecchio, dopo averlo sorretto a lungo a capo della Federazione Italiana Giuoco Calcio. «Ringraziamo Tavecchio per quello che ha fatto — si è limitato a commentare, ieri, dopo le dimissioni del numero uno della Figc —, ora il calcio ha bisogno di ripartire e cominciare un nuovo percorso. Tavecchio ha parlato di sciacallaggio politico? Non so a cosa si riferisse».

Amico personale dell’ex amministratore delegato dell’A.C. Milan, Adriano Galliani, Cosimo Sibilia ha lavorato costruendo una alleanza di ferro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Laureato in Scienze politiche, fondò nel 1994 il circolo di Forza Italia nella sua Mercogliano. Poi, è stato eletto consigliere regionale della Campania, già parlamentare nel 2009 è stato eletto presidente della Provincia, nei delicati mesi della transazione verso la soppressione di uffici ed enti in nome della spending review.

Senatore della XVI e XVII Legislatura, il 14 ottobre 2014 è diventato segretario della presidenza del Senato con 198 voti. Mentre tuttora continua a ricoprire il ruolo di coordinatore di Forza Italia per la provincia di Avellino.

Fedelissimo di Berlusconi è stato vicini ai vertici regionali nella storia politica e amministrativa regionale, Sibilia è stato presidente dell’Avellino dal 1994 al 1995. Ha guidato il Comitato regionale della Campania della Lega dilettanti. È stato componente della giunta regionale del Coni di cui è poi diventato presidente. Un curriculum di eccellenza il suo, tutto in salita.

Dal 14 aprile del 2016 è commissario straordinario del Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti e nel 2010 è stato insignito della Stella d’oro al merito sportivo. Fino all’inizio di quest’anno, quando è stato indicato all’unanimità presidente della Lega nazionale dilettanti e, il 27 marzo, vicepresidente vicario della Federazione Italiana Giuoco Calcio.