di Gianni Vigoroso
Era buio quella notte del ventotto novembre 2011 quando improvvisamente, una famiglia di Ariano rimase affascinata da quel bagliore.
Tornava da Monte Sant’Angelo, Michele Dotolo, era a telefono in macchina quando quella luce simile ad un fulmine lo avvolse durante il viaggio. Da allora si sono succeduti diversi segni che hanno cambiato totalmente la vita di quest’uomo e della sua famiglia. Anche la chiesa è rimasta stupita, affascinata ma come sempre prudente di fronte ad una serie di segnali molto forti accaduti realmente in casa Dotolo. Ha preferito, non fare mai rumore, Michele, seguendo un percorso di fede, in maniera molto riservata. Alla fine, guidato da qualcuno, che ancora oggi sente vicino in ogni suo gesto, ha costruito una grotta, incastonata ad un tronco, davanti alla sua abitazione, con la statua di San Michele Arcangelo e da allora organizzato periodicamente pellegrinaggi verso quel luogo da egli adottato, lungo la strada che porta alla suggestiva grotta dedicata a San Michele Arcangelo.
E' di ieri l'ultima nuova tappa, in una domenica innevata tipicamente natalizia. La comunità di pellegrini accompagnata dal messaggio spirituale del vescovo Sergio Melillo che il diacono Giovanni Orsogna ha letto nella suggestiva grotta all'interno del Santuario di San Miche Arcangelo è stata accolta con grande calore dal rettore Padre Ladislao.
La comunità si pellegrini arianesi, guidata da Michele Dotolo, insieme ad una rappresentanza sacerdotale, diaconale e di reigiose ha voluto estendere il suo invito anche alle istituzioni arianesi. Ha aderito con piacere, accogliendo subito l'invito, il Vice Questore del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino Maria Felicia Salerno. Una scelta non a caso, essendo San Michele Arcangelo il patrono della Polizia di Stato. Nel video allegato tutti i momenti di questa straordinaria di fede e profonda devozione.
