Celebrazione per l’unità dei cristiani ad Ariano

Presenti tutti i Vescovi della Metropolia

È un’iniziativa ecumenica di preghiera in cui tutte le confessioni cristiane pregano allo stesso modo per il raggiungimento della piena unità.

Ariano Irpino.  

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino. Presenti tutti i Vescovi della Metropolia, Ariano - Lacedonia, Sergio Melillo, Sant’Angelo dei Lombardi, Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco -  Bisaccia, Avellino Arturo Aiello, Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti, Mimmo Battaglia, Benevento Felice Accrocca e Montevergine con l’Abate Dom Riccardo Luca Guariglia.

È un’iniziativa ecumenica di preghiera in cui tutte le confessioni cristiane pregano allo stesso modo per il raggiungimento della piena unità. Si svolge in concomitanza con la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo. Una celebrazione avviata ufficialmente dal reverendo episcopaliano Paul Wattson a Graymoor (New York) nel 1908.

Presenti i responsabili diocesani dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, la pastora dell’esercito della salvezza di Ariano Irpino e il diacono degli ortodossi.  Ha animato la liturgia la corale della Basilica Cattedrale diretta dai maestri Francesco ed Ornella De Paola.

Si tratta di un momento di preghiera nato in ambito protestante nel 1908 e nel 2008 ha festeggiato il  suo centenario. Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.

“La preghiera che purifica, fortifica e illumina il cammino è come il carburante del nostro viaggio verso la piena unità dei cristiani”. Papa Francesco, nel suo tweet  ricorda l’importanza del mettersi in contatto con Dio, dell’ascolto dello Spirito al percorso verso l’unità che i cristiani stanno percorrendo.

Gianni Vigoroso