Task force contro i terroristi dell'ambiente/VIDEO

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A preoccupare in modo particolare è ancora una volta la presenza di amianto. E’ di pochi giorni fa l’ultimo sequestro da parte dei carabinieri della compagnia di Ariano Irpino guidati dal capitano Andrea Marchese...

Ariano Irpino.  

 

di Gianni Vigoroso

Arrivano persino dalla Puglia per depositare rifiuti nelle zone maggiormente isolate della città, dove purtroppo manca un sistema di videosorveglianza e protezione, mediante gabiotti e recinzioni.

Ancora un week end all’insegna dell’inciviltà ad Ariano Irpino nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale.  Prese di mira in modo particolare le aree prive di telecamere in località Stratola e Tesoro invase da automobilisti pugliesi. A Fiumarelle multati diversi cittadini di Grottaminarda, Villanova del Battista e Melito Irpino. Ed infine Santa Maria a Tuoro dove ognuno continua a fare il bello e il cattivo tempo.

A preoccupare in modo particolare è ancora una volta la presenza di amianto. E’ di pochi giorni fa l’ultimo sequestro da parte dei carabinieri della compagnia di Ariano Irpino guidati dal capitano Andrea Marchese.

In località Tesoro, lungo la strada provinciale 10 che porta a Monteleone di Puglia e Savignano Irpino, nei pressi di una fabbrica dismessa ignoti hanno depositato una notevole quantità di amianto, oltre a pneumatici, residui di cantiere e ingombranti di vario genere tra cui pezzi di carrozzeria e meccanica.

Sulla questione interviene ancora una volta l’assessore Raffaele Li Pizzi, da sempre sensibile alla problematica.

“Il fenomeno è molto diffuso, si preferisce lasciare lastre di amianto, ovunque sparse nell’ambiente per evitare i costi di smaltimento. Spese che ora non fanno altro che aggravare le casse comunali.”

Li Pizzi rivolge un pressante invito a tutti ad un maggiore senso civico, rispetto dell’ambiente e alla massima collaborazione. La stessa isola ecologica di Camporeale pur essendo aperta a tutti gratuitamente, funzionante e ordinata, non viene utilizzata ancora alla pergezione. Si preferisce vergognosamente lasciare gli ingombranti nelle vicinanze della struttura piuttosto che recarsi all’interno.

I carabinieri forestali negli anni scorsi hanno sequestrato diverse migliaia di metri cubi di terreno vegetale, mischiato ad internet in due diversi siti nel territorio tra Flumeri e Grottaminarda. Le ispezioni  mirate al controllo del territorio, nonché alla pubblica sicurezza sanitaria in tema di presunti inquinamenti da fibre di amianto, avvengono in maniera incessante a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Per rimuovere e smaltire l’amianto, c’è l’obbligo di rivolgersi ad una ditta specializzata iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali. I costi per la rimozione e il trattamento variano tra i 7 e i 18 euro al metro quadro. Ad incidere sul costo è la quantità di sostanza da smaltire, la distanza dal cantiere, la struttura dell’edificio in questione e la distanza dalle discariche autorizzate. Per evitare tutto questo, si preferisce abbandonare il materiale altamente inquinante, in posti isolati e privi di telecamere come nel caso di località Tesoro, dove negli anni scorsi sono stati rimossi persino i sigilli apposti dai carabinieri.