Sanità, sorprese dall'albo dei manager: 4 direttori assenti

L'elenco e le assenze. I criteri, la scelta del Ministro Lorenzin

 

 

di Simonetta Ieppariello

C'è il direttore generale dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, l'ex direttore della stessa Asl Nicola Ferrante; manca quello dell'azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, Angelo Percopo. Lo si scopre consultando l'elenco dei professionisti idonei a ricoprire la nomina di direttore generale delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del servizio sanitario. Il tutto guardando l'Irpinia. Ma scorrendo i nomi alcune assenze riguardano anche le altre province.
L'elenco degli idonei è stato pubblicato del ministero della Salute, direzione generale delle risorse umane del servizio sanitario nazionale. L'elenco - che si compone di 19 pagine - contiene circa mille nominativi di manager pubblici che tuttora ricoprono o hanno ricoperto funzioni direttive nelle Asl e nelle aziende ospedaliere. (consulta elenco)

Pubblicato lunedì sul sito del ministero della Salute, l’elenco nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del servizio sanitario nazionale ha già sollevato un polverone. Si notano assenze pesanti per la Campania e anche un colpo di scena. Le assenze sarebbero anche quelle di Attilio Bianchi, Antonietta Costantini e Franklin Picker, che sono rispettivamente alla guida – come direttori generali – dell’istituto Pascale, dell’Asl Napoli 3 Sud e dell’Asl di Benevento. Se l’assenza di Picker può essere legata ad una ragione d’età, il manager ha infatti superato la soglia dei 65, lo stesso non si può ipotizzare per Antonietta Costantini e per Attilio Bianchi l’assenza è al momento un vero e proprio mistero. È comunque bene sottolineare come l’assenza dei loro nomi non significhi che non siano idonei a portare a termine l’incarico. Del resto, per gli addetti ai lavori, tutti e tre i manager «assenti» sono più che qualificati.

“L’elenco è frutto di una riforma epocale – ha sottolineato proprio la Lorenzin - ed ha l’obiettivo di riequilibrare i rapporti tra il vertice politico regionale e la governance delle aziende sanitarie, al fine di slegare, la nomina dei direttori generali dalla “fiducia politica” privilegiando una valutazione di profilo esclusivamente tecnico”. Coloro che sono inseriti nell’elenco nazionale in tutto sono 758 candidati, 209 donne, per 250 poltrone da manager. Potranno partecipare alle selezioni indette dalle regioni per il conferimento dell’incarico, L’idoneità però ha la durata di quattro anni, e l’elenco sarà aggiornato con cadenza biennale. Sarà inoltre prevista la decadenza dall’incarico per i direttori che entro 24 mesi non raggiungeranno gli obiettivi.