di Andrea Fantucchio
Si è chiuso ieri pomeriggio il progetto alternanza scuola lavoro sulla legalità, organizzato dalla preside del liceo classico Pietro Colletta di Avellino, Paola Gianfelice, con la collaborazione del tribunale del capoluogo irpino attraverso la Camera penale e l'Ordine degli avvocati.
L'ultimo appuntamento, che ha visto partecipare anche il presidente del tribunale Vincenzo Beatrice, si è svolto al palazzo di Giustizia con la simulazione di un processo che ha visto fra i protagonisti proprio i ragazzi delle classi che hanno partecipato all'iniziativa. Presenti anche tutti i relatori che, nelle scorse giornate, hanno tenuto conferenze e lezioni: il già presidente della camera penale, l'avvocato Gaetano Aufiero, i colleghi del consiglio dell'ordine, gli avvocati Biancamaria D'Agostino e Ennio Napolillo, il penalista Claudio Frongillo, e il piemme della Procura napoletana, Francesco Soviero, con alle spalle una lunga carriera nell'antimafia.
Nei mesi precedenti c'erano stati una serie di appuntamenti fra lezioni e dimostrazioni, che si erano tenuti proprio nella scuola superiore di via Tuoro Cappuccini. L'idea di fondo dell'iniziativa era mostrare come funzionasse il sistema giustizia, visto da chi in quell'universo si muove ogni giorno: procuratori, avvocati e giudici.
Una serie di testimonianze pratiche che potessero avvicinare i ragazzi a un mondo visto, spesso, come distante o comunque attraverso i filtri offerti ad esempio dai media. Anche ieri gli studenti hanno mostrato grande partecipazione sotto l'occhio attanto della la professoressa referente del progetto, Angela Nardiello.
