Messa del paziente oncologico: si rinnova l'iniziativa Amdos

La celebrazione ad Ariano il prossimo 3 febbraio nel Santuario Madonna del Carmine

Iniziativa curata come sempre nei minimi dettagli dalla presidente Amdos di Ariano Irpino Emilia Fioriello...

Ariano Irpino.  

Si rinnova anche quest'anno ad Ariano Irpino, la giornata del paziente oncologico. La celebrazione si terrà domenica 3 febbraio nel Santuario della Madonna del Monte Carmelo, al Corso Vittorio Emanuele, Rione San Rcco e sarà presieduta dal Vescovo Sergio Melillo, insieme al parroco Don Raffaele Iorizzo alla presenza delle varie istituzioni tra cui il direttore generale dell'Asl Maria Morgante, che ha sempre sostenuto questa lodevole iniziativa. Iniziativa curata come sempre nei minimi dettagli dalla presidente Amdos di Ariano Irpino Emilia Fioriello. 

L’Amdos, Associazione Meridionale Donne Operate al Seno, nasce per la volontà di tante donne che hanno superato la malattia e vogliono aiutare le altre, che sono ancora dentro, ad uscirne.

Complessivamente, quest’anno in Italia sono stimati 373.300 nuovi casi di tumore (194.800 uomini e 178.500 donne), con un aumento, in termini assoluti, di 4.300 diagnosi rispetto al 2017. Sono i dati ufficiali del Ministero della Salute.

Il tumore più frequente in Italia è diventato quello della mammella: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017). Seguono il cancro del colon-retto (51.300, erano 53.000 nel 2017), che lo scorso anno era il più diagnosticato e del polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017).

Quasi 3 milioni e quattrocentomila cittadini vivono dopo la scoperta della malattia (3.368.569, erano 2 milioni e 244 mila nel 2006), il 6%dell’intera popolazione: un dato in costante aumento.

Oggi in Italia il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Il nostro Paese, se valutato nel complesso, presenta un quadro di sopravvivenza pari o superiore alla media europea, ma, scendendo nel dettaglio regionale, la residenza diventa un determinante prognostico importante che indica una disomogeneità nell’accesso a programmi di diagnosi precoce e a cure di alta qualità, con una discriminazione dei cittadini del Meridione purtroppo ancora presente, sebbene la tendenza sia in miglioramento rispetto al passato.

Sono questi alcuni dei dati che emergono da "I numeri del cancro in Italia 2018", il censimento ufficiale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica-Aiom,  dell’Associazione Italiana Registri Tumori-Airtum, di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia)  giunto alla ottava edizione e presentato oggi a Roma dal Ministro Giulia Grillo in un convegno nazionale che si è tenuto presso l'Auditorium del ministero della Salute.

Sopravvivenza

Al Nord si registrano i tassi migliori di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, in particolare nelle prime tre posizioni si collocano Emilia-Romagna, Toscana (56% uomini e 65% donne in entrambe le Regioni) e Veneto (55% e 64%). In coda invece il Sud, con Sicilia (52% uomini e 60% donne), Sardegna (49% e 60%) e Campania (50% e 59%).

Il 27% dei pazienti vivi dopo la diagnosi torna ad avere (dopo un periodo di tempo diverso in base al tipo di tumore, al sesso, all’età di insorgenza), la stessa aspettativa di vita della popolazione generale: nel 2010 erano 704.648, nel 2018 sono 909.514, con un incremento del 29%.

Mortalità

Nel 2015 (ultimo anno disponibile) nel nostro Paese sono stati 178.232 i decessi attribuibili al cancro. La prima causa di morte oncologica è costituita dal carcinoma del polmone (33.836 decessi nel 2015), seguito dal colon-retto (18.935), mammella (12.381), pancreas (11.463) e fegato (9.675).