Novolegno, l'annuncio shock: pronti a chiudere la fabbrica

117 posti di lavoro a rischio. Otto ore di sciopero. Domani mobilitazione in prefettura

Avellino.  

Una doccia gelata per i 117 lavoratori della Novolegno di Montefredane. Il gruppo Fantoni è pronto a chiudere la fabbrica di Arcella. L'annuncio ha scatenato la rabbia degli operai che nel primo pomeriggio si sono riuniti in assemblea a cui ha partecipato anche il sindaco di Montefredane Valentino Tropeano che si è dimostrato da subito vicino agli operai: «Un fulmine a ciel sereno. Una situazione delicata. Si sentiva nell’aria questa difficoltà ma dalla sera alla mattina che potesse chiudere nessuno se lo aspettava. Capisco la rabbia dei lavoratori. Cercherò di stare vicino a tutti loro. Spero che non ci siano polemiche ed è  arrivato il momento di parlare in maniera seria di lavoro in questa provincia. E’ grave che 117 operai restano a casa. Spero si riesca finalmente  fare gruppo per risolvere questo problema gravoso».

 

Adottate le prime misure in risposta alla proprietà otto ore di sciopero sin da stasera e grande mobilitazione domani davanti la Prefettura

La rabbia dei sindacati - Antonio Di Capua - Fillea Cgil: «Stamattina dopo l’annuncio dell’azienda, abbiamo subito proclamato l’assemblea straordinaria con i lavoratori con dove abbiano deciso di avviare otto ore di sciopero. Abbiamo stilato un documento per presentare al prefetto domani mattina. Noi faremo esporremo le nostre ragioni: perché questa azienda qui lascia i lavoratori a casa e invece al Nord resta aperta?».

Angelo D’Onofrio segretario Ugl: oltre ad essere dirigente sindacale sono anche un operaio della Novolegno. Per mantenere l’occupazione abbiamo ridotto l’integrativa al 50 per cento, proprio per andare incontro all’azienda. Invece questa mattina questa comunicazione che non ci aspettavamo. E quindi da stasera partirà un’agitazione di otto ore».

Carmine Piemonte Feneal Uil: «Il lavoro non è mai mancato in questa fabbrica. facciamo un appello alle istituzioni perché non chiuda un’altra fabbrica in Irpinia.

Giovanni Lo Russo Filca Cisl: un messaggio alla proprietà è quello che non possiamo permetterci il lusso di perdere una fabbrica del genere nella nostra provincia.  La Fantoni non può fare questo al territorio di Avellino. Non ci può abbandonare dalla sera alla mattina».