Moscati,calvario cantiere."Park scomodo e multe, è un inferno"

I cittadini sono esasperati. Gimkana impossibile e i vigili se ti fermi ti multano

Avellino.  

Disagi e proteste al Moscati per i lavori di riqualificazione dell’ingresso principale di ospedale e parcheggio. Per gli automobilisti e pedoni la vita è diventata davvero difficile. Se il progetto, da un lato prevede, la creazione di aree verdi, sedute e posti auto per chi all’ospedale ci lavora, dall’altro, attualmente l’impatto sulla vivibilità e praticabilità della zona è ridotto ai minimi termini. Insomma,  arrivare al Moscati è diventata una vera e propria odissea. Manca solo la sopraelevata sul parcheggio ma tra un paio di mesi dovrebbero sparire sterrati e transenne. O almeno questa è la speranza. Attualmente la situazione è di vero caos. Arrivare a piedi significa superare difficili marciapiedi strettoie tra colonne di auto in fila, soprattutto nelle ore di punta, che affrontano una sorta di percorso ad ostacoli che serpeggia tra le aree cantierate.

L’esasperazione è arrivata alle stelle. I lavori dovevano cominciare nel febbraio 2018 e nel giro di un paio di mesi riqualificare completamente la zona antistante l’ingresso della Città Ospedaliera “Moscati” di Avellino e del parcheggio multipiano in funzione ormai da oltre un anno. Ora si lavora a ritmo pieno. Ma chi arriva in ospedale, anche solo per una breve visita, per far scendere un paziente, piuttosto che per attendere un familiare quello che si vive è un inferno. Senza contare i servizi straordinari di controllo dei vigili urbani che sembrano non tenere conto del disagio degli utenti e non consentono nessuno strappo alla regole.

La riqualificazione delle aree esterne durerà due mesi. Tra chi cerca di cavarsela c’è Carmine di Mercogliano, costretto a sistemarsi fuori l’ospedale per i disagi da affrontare in attesa di sua moglie.

“Ogni giorno arrivare in ospedale è un inferno. Ho problemi ad una anca. Mia moglie deve scendere al posto mio per recuperare referti e fare prenotazioni. Portare la macchina al parcheggio è impossibile. Ti senti disorientato, è distante e molte volte, lo ammetto, ho avuto difficoltà a ritrovare la mia macchina». Insomma, tanti disagi per la città ospedaliera. Impossibile la sosta breve e c’è chi racconta che a volte, nelle ore di punta, non ci sono più posti auto nel park.

«Bisogna rendersi conto che qui ci si viene per curarsi - spiega un utente -. Capiamo la situazione di emergenza, per i lavori, ma non possiamo andare avanti così».