Liceo sequestrato, il procuratore diserta l'incontro

Gli studenti del Mancini avevano organizzato un dibattito sulla legalità con D'Onofrio

Avellino.  

La scuola è sequestrata e il procuratore aggiunto Vincenzo D'Onofrio non ritiene opportuno partecipare all'incontro con i ragazzi. Succede al liceo Mancini di Avellino dove è stato organizzato un incontro sui giovani e la legalità, aperto anche all'associazione Libera e al vice direttore della Caritas diocesana Don Vitaliano Della Sala. Con un messaggio D'Onofrio ha comunicato agli organizzatori la sua decisione suscitando dispiacere tra gli studenti e anche qualche polemica. “La palestra dove è stato organizzato l'incontro – chiarisce Nicola Adesso, rappresentante d'Istituto del Mancini – è un corpo a parte rispetto all'edificio con le aule la palestra sequestrata è quella dell'Amabile, qui è stata soltanto ridotta la capienza a 200 persone. Ci siamo rimasti molto male perchè a questo punto dobbiamo pensare che ci sia un pregiudizio nei confronti della nostra scuola, un'idea preconcetta e che qualcuno non sia neanche ben informato. Tutto questo è sconfortante. Noi non abbiamo tolto nessun sigillo, la dirigente non ci avrebbe mai permesso di entrare in un luogo non agibile. Volevano solo parlare di legalità – conclude Adesso - se avessimo voluto far polemica sulla chiusura del Mancini avremmo fatto altro come l'anno scorso, quando abbiamo scioperato per un mese”