Rinforzi in arrivo per il Pronto Soccorso di Avellino dell'ospedale "San Giuseppe Moscati". Otto medici e 18 infermieri saranno assunti per superare l'emergenza e andranno a potenziare la fila del personale, visibilmente in affanno da tempo per il numero di accessi e prestazione da garantire. Ma non solo. Per dare sicurezza a personale del triage e personale sarà potenziato il servizio di sicurezza e controllo con 2 guardie giurate 24 ore su 24. Questa la proposta presentata da Angelo Percopo, manager del Moscati, ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials, Fsi e Nursingup.Accordo raggiunto per superare la crisi di un reparto preso d'assalto da migliaia di persone ogni giorno.
Gli accessi aumentano in maniera esponenziale e al record di accessi, complice anche il picco influenzale di questi giorni, si aggiunge il preoccupante record di aggressioni al personale. Tre a settimana, questa la media registrata.
Secondo il piano di Percopo, saranno 10 gli infermieri assunti a tempo indeterminato, selezionati tra le liste di mobilità, che andranno a completare lo staff dei paramedici che al momento conta 26 infermieri e 12 operatori sociosanitari. Prima si era parlati di un integrazione di sole cinque unità. Modificata anche la delibera che prevedeva la selezione per 3 camici bianchi, adesso diventano 8 e saranno distribuiti tra il Pronto soccorso e la Medicina d’urgenza, i due reparti diretti da Antonino Maffei.
Ma non si tratta dell'unica novità sostanziale per la qualità del ricovero e assistenza. Arriva il bed Manger, una figura interna all’assetto organizzativo che garantisce l’appropriatezza dei ricoveri, un professionista intermedio tra reparti che garantire il giusto ricovero dei pazienti verificando la situazione nei vari reparto. Insomma, una figura che avrà la responsabilità di controllare la disponibilità dei reparti, la necessità di ricovero del paziento per poi espletare il servizio di procedura, necessario, di trasferimento.
Per tre mesi saranno due i vigilantes in servizio per garantire la sicurezza. Un costo da valutare quello del servizio. Saranno decisive le prossime settimane per capire se la sistemazione del secondo vigilantes sia realmente necessaria, dopo l’arrivo di più personale.