Amianto a cielo aperto a ridosso del fiume Ufita: è allarme

Lo scempio ancora una volta in località Fiumarelle ad Ariano Irpino

Quadro allarmante in Campania. Sono 4mila le strutture da risanare, ma le procedure restano complesse e lunghe...

Ariano Irpino.  

Amianto a cielo aperto a ridosso del fiume Ufita. Lo scempio ancora una volta in località Fiumarelle, una zona martoriata negli ultimi tempi da quelli che il sovrintendente della Polizia Municipale Luigi Pietrolà, intervenuto sul posto, definisce i criminali dell’ambiente.

Costa tantissimo smaltire l’eternit e c’è chi, incurante dei rischi per la salute e l’ambiente, lo fa in questo modo. L'ultimo ritrovamento, sotto il ponte, nella zona attraversata dal torrente Santa Sofia, non molto distante dal cantiere della stazione Hirpinia, nel territorio arianese. Indagini sono in corso per accertare i responsabili di questa ennesima azione scellerata, al momento purtroppo impunita.

La Polizia Municipale ha informato gli uffici competenti al fine di provvedere al più presto allo smaltimento dell’amianto e alla bonifica dell’area.

In Campania sono 4mila le strutture da risanare, ma le procedure restano complesse e lunghe. Un fenomeno gravissimo, sul quale vi è il disinteresse più totale.  La fibra killer continua a minacciare la salute dei cittadini e l’ambiente.

L’ultimo censimento risale al 2018, circa 3 milioni di metri quadrati di coperture in cemento amianto. Tre siti industriali, 85 edifici pubblici, 955edifici privati, 3.043 le coperture in cemento amianto. È la fotografia scattata nel 2018 dal dossier “Liberi dall’amianto? realizzato da Legambiente. Casse comunali dissanguate, da qui l’appello alla Regione ad intervenire e ad un maggiore senso civico da parte dei cittadini.