Un lunedì dell'Angelo di dolore dopo l'orrore dello Sri Lanka

Si prega nei cimiteri, facendo visita ai propri cari. Il monito del Vescovo Sergio Melillo

Orrore e tristezza dopo la strage...

Silenzio, meditazione, sgomento e dolore. Un lunedì dell’Angelo con un pensiero rivolto inevitabilmente alle vittime innocenti degli ultimi terribili attentati, che hanno insanguinato la Pasqua.

Si prega nei cimiteri, facendo visita ai propri cari, come da tradizione, il giorno dopo la resurrezione di Cristo. La tristezza per questa violenza così crudele e ingiusta nelle parole del vescovo Sergio Melillo.

“Una Pasqua che ha segnato un momento di grande tristezza,  smarrimento e violenza. Penso alle difficoltà e alle sofferenze dei nostri fratelli nello Sri Lanka. Terribili attentati, che mostrano un volto violento dell’uomo che vuole spegnere la resurrezione, ma questo non accadrà.”

In ogni chiesa si è pregato per quanto accaduto.

“Sembra assurdo e antistorico pensarlo, ma le violenze contro i cristiani non si sono mai fermate – evidenzia come sempre in maniera puntuale e attenta In Terris, il quotidiano digitale fondato da don Aldo Buonaiuto. Dall'epoca dell'impero romano fino ai giorni nostri, per l'esattezza Pasqua 2019, dei seguaci di Gesù sono stati versati fiumi e fiumi di sangue. L'ultima atrocità, quella avvenuta in Sri Lanka alle 8.45 locali, si sta rivelando una mattanza con pochissimi precedenti: secondo le ultime stime, i morti sono almeno 290 e i feriti oltre 450. Gli investigatori del Paese stanno lavorando senza sosta per cominciare a delineare compiutamente il quadro degli attacchi.

I numeri dei cristiani perseguitati nel mondo

Le ultime rilevazioni dicono che un cristiano su 7 vive in Paesi dove sono presenti sentimenti e atti persecutori nei suoi confronti. Gli oppressi nel globo, statistiche alla mano, sono quasi 300 milioni. Dati che vengono confermati dallo sterminato elenco di stragi degli ultimi anni. Violenze che nella maggior parte dei casi vengono perpetrate durante le principali festività cattoliche, come la Pasqua o il Natale. Quindi in periodi ben precisi, perché i terroristi mirano sempre ad uccidere il maggior numero possibile di persone per dare più eco al loro gesto. Secondo il rapporto di World Watch List, la Corea del Nord è lo Stato che si accanisce nel modo più duro ed estremo: tra 50 e 70mila cristiani sono detenuti nei campi di lavoro dal regime. Seguono l'Afghanistan, la Somalia e la Libia. Lo Sri Lanka è in 46esima posizione. Ma la strage di oggi, una delle più sanguinose degli ultimi anni, cambierà senza dubbio questa amara "classifica".