Coronavirus, Montefusco: noi vittime di linciaggio mediatico

Parla il sindaco Gaetano Zaccaria dopo il caso di un giovane, risultato poi negativo al test

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Montefusco.  

Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma del sindaco di Montefusco, Gaetano Zaccaria, dopo il caso di Coronavirus, risultato poi negativo.  

«Relativamente al caos creatosi sulla vicenda della probabile presenza del Coronavirus a Montefusco, a poco piu di sette giorni di distanza e in presenza di dati certi, è opportuno chiarire la vicenda.

Sabato 22 febbraio, in mattinata, il Sindaco di Montefusco, veniva a conoscenza che una persona, residente e proveniente da Codogno (LO). era rientrata presso la propria famiglia in Montefusco. Messosi in contatto telefonico con la famiglia, si accertava che la notizia fosse vera e invitava tutti i componenti del nucleo famitiare a restare, precauzionalmente, in casa, evitando contatti con altre persone. II Sindaco comunicava, immediatamente, la circostanza al settore epidemiotogico deII'Asl di Avellino, competente per territorio, e, di concerto con esso, poneva in essere il protoco[lo previsto in caso di emergenza sanitaria.

Emetteva quindi un provvedimento di permanenza domiciliare fiduciaria per tutti i presenti nell’abitazione e prendeva atto daIl'Asl che la famiglia sarebbe stata oggetto di monitoraggio sanitario.

La notizia del ritorno della persona presso la propria famiglia si spargeva e iniziava it tamtam mediatico sla da parte dei giornalisti che sui social.

Purtroppo, in serata. si verificava una fuga di notizie, dalla quale il Comune di Montefusco è assolutamente estraneo, e, conseguentemente, il Sindaco sporgeva doverosa querela/denuncia presso la Procura della Repubbtica, a tutela delI'Ente e della famiglia.

Lunedi 24 febbraio, presso la Prefettura, si teneva una riunione operativa per determinare la condotta da seguire, a IiveIIo Provinciae, durante il periodo di emergenza sanitaria.

Manedi 25 febbraio, tutti i componenti del nucleo familiare posti in isolamento fiduciario, venivano sottoposti a tampone e giovedi 27 veniva comunicato daII'AsI il risultato negativo dei test per tutti.

Il sindaco e lAmministazone comunale di Montefusco, in tutto queso caos, hanno sce|to di non rilasciare dichiarazioni o interviste, per non dare adito a interpretazioni arbitrarie e, soprattutto, per non alimentare panico e allarmismo assolutamente ingiustificati.

E’ stata adottata la condotta che si deve tenere in caso di emergenza ossia, guardia molto alta e toni bassi. Condotta, riconosciuta da molti, seria e competente. Poco dopo l’inizio della vicenda, sia la famiglia che la comunità di Montefusco hanno subito un vero e proprio, costante linciaggio morale e mediatico, alimentato dalla scorrettezza e dalla protervia di tante persone che si sono elevate a fini dicitori e moratisti, senza tenere, minimamente, conto dei fatti.

Cattiveria e malafede non possono trovare scusa e giustificazione nella paura e nell’ansia.

A scanso di equivoci, va chiaramente detto che a Montefusco non c’é stato e non c’é nessun caso di Coronavirus e che la comunità continuerà, in tutte le attività, a tenere un atteggiamento normale.

Montefusco merita attenzione non per il Coronavirus, ma per altri motivi: per ie bellezze paesaggistiche e architettoniche che possiede, per il ruolo che ha avuto nella Storia del Meridione d'ItaIia, per la quaiita dei suoi prodotti enogastronomici, per la cordialita dei suoi abitanti

Per questi motivi, l'Amministrazione comunale di Montefusco continuerà a tenere alta la guardia nell’attesa det picco della malattia che, inevitabilmente, si presenterà in tutta Itatia. L’augurio che tutti ci dobbiamo fare è che cominci quanto prima la fase discendente che, sicuramente dovra arrivare e che segnerà la fine di quella che si è rivelata essere una minaccia globale».