Poste ferme, Adiconsum: Per anziani soli ci sono i carabinieri

Resta gravissima la situazione ad Ariano Irpino, con un solo ufficio attivo nel Rione Martiri

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Ecco come fare...

Ariano Irpino.  

Caso poste, la sede centrale Calvario non riaprirà prima del 15 aprile. Solo allora termineranno i lavori di messa in sicurezza della struttura. Il commissario prefettizio Silvana D'agostino ha inviato una dettagliata lettera alla direzione centrale per rappresentare il grave disagio che sta vivendo in questi giorni la comunità di Ariano Irpino. E' di ieri inoltre la sollecitazione del deputato Generoso Maraia all'amministratore delegato nazionale di poste italiane Matteo Del Fante. 

"Nella giornata di ieri ho contattato l'amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante per informarlo della grave situazione nella quale si trova la cittadinanza di Ariano Irpino, alla quale al momento non vengono garantiti i servizi offerti dalle Poste a causa della chiusura di molti uffici. Al momento, infatti, per mancanza delle necessarie misure di sicurezza, è aperto il solo ufficio postale di rione Martiri per 3 giorni a settimana. A seguito delle mie richieste di accelerare le procedure per la riapertura degli sportelli, oggi ho ricevuto aggiornamenti dal Responsabile dei rapporti con le istituzioni centrali di Poste Italiane, che mi ha illustrato il piano di riapertura per le prossime settimane. A quanto mi è stato comunicato, Poste Italiane sta procedendo all’installazione di pannelli di plexiglas in tutti i suoi uffici, in modo da proteggere adeguatamente i propri lavoratori e l’utenza. Stanno inoltre affidando a ditte specializzate le necessarie procedure di sanificazione rese necessarie dall’emergenza coronavirus. Il piano illustratomi prevede, dalla prossima settimana, l’apertura dell’ufficio postale di rione Martiri per 6 giorni a settimana, l’apertura dell’ufficio postale di contrada Palazzisi per 3 giorni a settimana e di quello di contrada Manna per 1 giorno a settimana. Da lunedì 20 aprile, inoltre, prevedono l’apertura dell’ufficio Mancini-Calvario. Durante la conversazione, ho descritto nuovamente i disagi che la cittadinanza sta attualmente vivendo, che costringono i cittadini a lunghi spostamenti per usufruire dei servizi forniti dalle Poste. Ho inoltre fatto notare che, nel piano illustratomi, è al momento assente l’ufficio di Cardito. L’ufficio postale andrebbe riaperto in quanto serve una grande fetta della popolazione arianese, si trova in un quartiere molto popoloso e abitato anche da molti anziani, che sono al momento costretti a percorrere parecchi chilometri per poter raggiungere l’ufficio postale più vicino. A breve mi sarà comunicato se Poste Italiane potrà rivedere il piano di riapertura recependo le mie indicazioni. Ho inoltre fatto notare la mancanza di contanti in tutti i Postamat presenti sul territorio comunale, e mi è stato assicurato che anche questo problema verrà segnalato e risolto al più presto. Spero che le mie richieste vengano accolte al più presto, e spero di aver offerto un servizio alla mia cittadinanza, visti i tanti disagi che stiamo vivendo in queste settimane di isolamento. Ariano, purtroppo, sta affrontando questa emergenza in assenza di un sindaco che possa riportare alle autorità competenti i bisogni della popolazione e sto cercando di supplire personalmente a questa carenza per quanto mi è possibile."

Adiconsum, come sempre super attiva soprattutto in queste gravi situazioni di emergenza ricorda che vi è una convenzione sottoscritta da poste italiane e dai carabinieri in occasione dell’emergenza da Covid-19 per ridurre gli spostamenti delle persone più fragili e anche per metterli al riparo da possibili truffe e raggiri.

Il servizio è rivolto a pensionati di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali e che riscuotono la pensione in contanti. Consiste nel far recapitare gratuitamente al pensionato la somma in contanti della pensione presso il proprio domicilio dai carabinieri. Il pensionato deve richiedere il servizio chiamando il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina stazione dei carabinieri per richiedere maggiori informazioni. Per usufruire del servizio è infatti necessario che il pensionato  rilasci una delega scritta ai carabinieri. Non ne possono usufruire coloro che: hanno già elevato altri per la riscossione, hanno un libretto o un conto postale, vivono con dei familiari in casa o questi dimorino comunque nelle vicinanze dell’abitazione. Il servizio verrà erogato per tutta l’emergenza Coronavirus.