"Il mondo rifletta sulla vera entità della sua condizione"

La riflessione di una donna di 91 anni

il mondo rifletta sulla vera entita della sua condizione

Riceviamo e pubblichiamo

Ospitiamo una breve riflessione poetica su questo tempo difficilissimo di emergenza inviatoci da Carolina Daniele, mamma di sorella Elena. Ha 91 anni, ha origini arianesi e vive nella comunità religiosa di preghiera e di evengelizzazione Cenacolo del Gam, figlie della donna vestita di sole, insieme alla figlia a San Nazzaro in provincia di Benevento.

"Tempi: Coronavirus Titanico, tragico scontro all’insegna del “Io ti amo, tu mi sconvolgi”. Mire ambiziose, sogni irreali, menti opache, confuse, sommerse nella struggente gara verso l’annullamento dell’altro. Il trionfo dell’Io giammai intende resa. Non conosce misura, rinvigorisce spietato nello smantellamento degli argini. Il cuore palpitante ribolle sordo al richiamo originario della sua stessa natura.

Poi improvviso, impalpabile ma tangibilmente funesto sconvolge ogni piano, ogni disegno, ogni perché, lasciando poco spazio alla vita. Una caligine spessa annienta i pensieri, adombra i più smaglianti orizzonti. È il grido assordante, furibondo di una Natura oltraggiata, vilipesa, senza ottenere sconti… o almeno qualche esigua parvenza di contriti, genuflessi ripensamenti.

Eccola quindi ergersi e imporsi furente in tutta la sua maestosa regalità. Nell’insieme sì, è irrevocabilmente sconvolta ma nel contempo ancora implora “Mai più un immane conflitto”. È necessario che il Mondo finalmente rifletta sulla vera entità della sua condizione, sulla inconfutabile precarietà della sua struttura.

Ogni creatura alfine così duramente provata chini il suo capo e in ginocchio, a mani giunte implori il perdono per lo scempio perpetrato a tanto prezioso dono. Dono sgorgato dall’infinito Amore del cuore trafitto del Nostro Divino Fattore." Carolina Daniele