Polveri sottili. Il Covid non ferma lo smog. "Più centraline"

L'iniziativa dei consiglieri comunali del M5S

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Avellino.  

Un’azione corale quella messa in campo dai consiglieri comunali di Avellino, Mercogliano e Monteforte Irpino del MoVimento 5 Stelle, unitamente agli attivisti della provincia, che hanno posto all’attenzione delle rispettive amministrazioni un’istanza formale in merito alla qualita` dell’aria dopo i superamenti delle concentrazioni di polveri sottili nella citta` capoluogo.

Nonostante il blocco della circolazione veicolare dovuto al lockdown disposto a marzo a seguito della pandemia da Covid-19, in questi mesi si sono verificati superamenti delle concentrazioni medie giornaliere di PM10 ad Avellino - dichiarano Picariello, Urciuoli, Graziano e Motta - e, considerato che uno dei compiti fondamentali dell’amministrazione comunale e` tutelare la salute dei propri cittadini, sentiamo la necessita` di sollecitare i sindaci e gli organi preposti affinche´ si ri-attivino per porre in essere iniziative a salvaguardia del benessere della popolazione”.

“Nel mese di giugno del 2019, dunque un anno fa - ricordano i portavoce - alla presenza del Prefetto, dodici sindaci irpini hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede l’adozione di misure comuni per la riduzione dell’inquinamento, il monitoraggio dell’aria e l’istituzione di un tavolo tecnico. Tavolo che si e` riunito nel febbraio 2020 con la conferma della volonta` sancita dal protocollo e della necessita` di acquisire costantemente dati aggiornati per comprendere le cause degli sforamenti”.

“Alla luce di cio` - dichiarano i consiglieri pentastellati - chiediamo se non sia opportuno installare nuove centraline di monitoraggio nelle aree ad oggi sprovviste e riconvocare il tavolo in tempi brevi per individuare le soluzioni all’inquinamento e le opportune strategie”.

“Inoltre -concludono gli attivisti di Avellino e provincia – abbiamo sottoposto la stessa istanza alle altre 9 amministrazioni comunali coinvolte nel tavolo tecnico. Riteniamo, infatti, che solo un’azione concertata sui territori possa riuscire nell’intento di verificare le cause dei superamenti delle concentrazioni di polveri sottili e di mettere in campo ogni intervento utile a tutelare la salute dei cittadini”.