Nel giorno in cui termina la proroga della cassa integrazione restano chiusi a dipendenti e utenti i cancelli della piscina comunale di Avellino.
La famiglia Cesaro che gestisce, tra continue vicissitudini giudiziarie, la struttura ha deciso di non riaprire, peraltro a quanto pare senza comunicare alcunchè ai lavoratori che stamattina si sono recati in Comune con i sindacati per chiedere spiegazioni e sollecitare il sindaco Festa per accelerare i tempi dell'affidamento al nuovo gestore.
“I lavoratori avanzano circa 50mila euro, le mensilità di febbraio e marzo, qualcosina hanno preso dalla cassa integrazione ma è poca roba – spiega Michele Caso della Uil Irpinia-Sannio. Non possiamo più assistere alla chiusura di un bene pubblico, per giunta con una proprietà assente”.
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è salvare, almeno in parte, la stagione estiva. “Proviamo a riaprire per settembre – aggiunge il sindaco Festa al netto dei ricorsi che pure potranno esserci ma certamente non lasceremo città e lavoratori senza piscina, ci accolleremo anche questo mutuo di oltre 2 milioni di euro ma la struttura ripartirà”.