Stazione dimenticata, Sos dei sindacati: "Siamo isolati"

Cgil Cisl e Uil chiamano il Governo: "Una task force per l'Irpinia"

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Avellino.  

La richiesta a gran voce di una task force per l'Irpinia e per tutte le aree interne del Mezzogiorno, dimenticate, abbandonate a stesse da politiche del Governo insufficienti e scelte regionali che negli ultimi 5 anni hanno guardato esclusivamente alla fascia costiera. I sindacati si sono ritrovati davanti la stazione ferroviaria di Avellino, simbolo dell'immobilismo del territorio e di un mancato sviluppo che pesa sulla crescita.

“C’è un tizio che cammina sulle acque (il riferimento è al Governatore De Luca - andando a dispensare di tutto e di più per le aree interne in termini di promesse, eppure basterebbe guardare alle risorse stanziate per gli eventi per vedere che il 65% riguardano Salerno - esordisce Luigi Simeone (Uil). Al Governo chiediamo una task force per la provincia di Avellino e per le aree interne che pagano la crisi più degli altri".

L'irpinia è al centro di un emorragia costante con i giovani costretti ad abbandonare questa terra – aggiunge Salvatore Buonavita della Cisl - che solleva anche il problema del ritorno a scuola: "Settembre ormai è dietro l’angolo, serve un 40% in più di docenti, un 50% in più di personale Ata”.

La stazione ferroviaria e il sistema dei trasporti sono il simbolo del limbo in cui vive questa provincia ci sono risorse per l’elettrificazione - conclude Franco Fiordellisi della Cgil - ma non ci sono quelle per l’interscambio con il resto della provincia. Avellino era già un ingorgo, immaginiamo cosa potrà accadere con la riapertura delle scuole. Non c’è alcuna programmazione, dal sindaco alla Regione".