Sono rimasti in tre, tre somari e tre briganti

L'Alto Calore e la comica della promozione dei tre sindacalisti

sono rimasti in tre tre somari e tre briganti
Avellino.  

Erano tre, come i somari di Modugno sulla strada di Girgenti. Accompagnati da tre briganti e ragliavano, felici di averla sfangata un'altra volta.

Del resto, l'Alto Calore da anni scrive pagine di vere comiche.

Fanno ridere i sindacati, che si scantano solo quando l'azienda tenta di mettere mano a privilegi e contratti faraonici: 600 dipendenti fino a poco tempo fa e con il miglior contratto di lavoro in Italia.

Fanno ridere i vari comandanti che si sono succeduti alla guida della società: risultato 140 milioni di euro di debiti.

Fanno ridere i sindaci, ipotetici datori di lavoro, che sempre tacciono quando si promuovono, con un abile colpo di penna, sempre prima di qualche tornata elettorale, decine di persone.

Non si leva un solo raglio e l'opera dei pupi può andare avanti.

Ora si è scoperto, dopo i politici che rubano i soldi delle partite Iva, che i signori sindacalisti interni dell'Alto Calore (società a capitale pubblico ma gestita come un'azienda privata) vengono promossi dirigenti. Soldi in più, molti, in busta paga.

Magari non sono somari. Sicuramente non saranno briganti. Ma fortunati sì. Mai un rossore, mai un attimo di vergogna: ecco cosa li rende certamente i migliori.

Per questo Ciarcia può dirsi tranquillo. Sì, risponde perfettamente all'identikit del candidato Pd: coerente, rappresentativo, radicato sul territorio.

Promuovere i sindacalisti è coerente con tutto il suo percorso in Alto Calore.

È rappresentativo di un modo di fare che è in perfetta sintonia con 140 milioni di debiti.

Il fatto che in bolletta l'acqua di Avellino e Benevento costi molto in più dell'acqua che noi regaliamo a Napoli e alla Puglia lo radica perfettamente sul territorio: immaginiamo cosa potrebbe fare uno come lui a palazzo Santa Lucia.

Ciarcia, come un bravo cabarettista, sa che i tempi della battuta sono tutto. Magari lo candideranno perché sia Cennamo sia Annunziata amano molto le comiche e fingono di riflettere.

“... siamo rimasti in tre... tre somari e tre briganti...”.