"Vivo sporcandomi le mani di vangelo e spacciando Gesù"

In Irpinia Don Antonio Coluccia, il prete sotto scorta più volte minacciato di morte

vivo sporcandomi le mani di vangelo e spacciando gesu

La testimonianza

Ariano Irpino.  

E’ arrivato super blindato da Roma ad Ariano Irpino, don Antonio Coluccia il prete coraggio sotto scorta che combatte contro i boss della malavita, nel fortino della droga di San Basilio, minacciato più volte di morte. Ad accoglierlo all’ingresso dell’episcopio è don Claudio Lettieri direttore dell’ufficio missionario.

“Abbiamo scelto la figura di questo sacerdote, perché egli lavora concretamente, tra le persone in difficoltà e disagio in ambienti difficili, droga, prostituzione, alcol. Vive con la scorta, perché si sa, se fai del bene togli inevitabilmente manovalanza ai delinquenti fino a rischiare la propria vita. Ma don Antonio è un prete coraggioso e non si stanca ogni giorno, di tessere la verità, libertà e giustizia.”

Il prete di frontiera, ha preso parte alla veglia missionaria diocesana dal tema tessitori di fraternità, presieduta dal Vescovo Sergio Melillo.

“Prendere il largo, avere lo sguardo su chi ti sta accanto – ha detto don Antonio - perché il vangelo umanizza e dona dignità alle persone. La mia vita? Semplice, cercando di aiutare gli altri. E’ ciò che faccio ogni giorno sporcandomi le mani di vangelo e spacciando Gesù. Sono contento di essere un prete credente, di aiutare i ragazzi e le persone che vivono in strada. La paura è sentimento che possiamo sperimentare tutti, ma la speranza, ha due figli: indignazione e speranza.”

Così il  Vescovo Sergio Melillo: “E’ una missione che ci coinvolge in un momento difficile e problematico come quello che stiamo attraversando. Vi è un’attenzione soprattutto alle chiese più povere, per sostenerle con la preghiera un aiuto concreto che arriva dalle indicazioni del santo padre.”

Ad animare la veglia nella basilica cattedrale, la corale della Baronia diretta da Don Michele De Vincentis.