L'addio ad un campione forte e imbattibile nell'onestà

Ariano ha rivolto l'ultimo affettuoso saluto a Luigi Franza

l addio ad un campione forte e imbattibile nell onesta

Se ne va un asse portante dei valori di onestà, signorilità e rigore morale...

Ariano Irpino.  

"Nell'ideale battaglia del bene e del male, la squadra dell'avvocatura ha perduto un campione, il nostro campione, forte in tutto ma imbattibile in integrità ed onestà, in disponibilità nei confronti degli altri." Sono le parole commosse, rotte dalla commozione di Carmine Monaco ex presidente dell'ordine degli avvocati e attuale numero uno della fondazione forense Erminio Grasso, pronunciate al termine della celebrazione in suffragio di Luigi Franza nella basilica Cattedrale di Ariano Irpino. 

Un via vai di gente continuo e ordinato, nel rispetto delle misure anti covid, dalla serata di ieri per rendere omaggio alla salma dell'illustre concittadino arianese. Il galantuomo della politica e l'avvocato degli ultimi per la sua vicinanza concreta e umana alle persone più fragili e disagiate. Picchetto d'onore sui due lati accanto alla bara da parte della polizia municipale e avvocati schierati su una navata vicino all'altare con la toga addosso e i loro volti segnati dal dolore. Tra le autorità presenti Umberto Del Basso De Caro, insieme ad ex sindaci ed amministratori della città e una nutrita rappresentanza di avvocati.

Il vescovo Sergio Melillo ha rivolto parole di affetto e vicinanza alla moglie Maria Teresa, al figlio Pierluigi e a tutti i familiari consegnando nell'abbraccio misericordioso di Dio il senatore Franza, raccogliendo e custodendo per sempre la sua preziosa testimonianza. Ha parlato dell'amore per la città mostrato da Franza, il servizio nella vita sociale e pubblica, al parlamento e nell'avvocatura e il sostegno umano verso tante persone indigenti che si rivolgevano familiarmente a lui. 

Sempre rispettoso dei suoi colleghi, soprattutto di quelli più giovani, pronto ad una intelligente ed ironica battuta. Mai ha chiesto, preteso o accettato privilegi comportamentali che pure tutti erano pronti ad offrire. Sempre puntuale negli interventi e le sue arringhe erano capolavori di eloquenza perchè rendeva nobile anche un concetto elementare o banale. Quello che ha fatto in politica è stato solo ed esclusivamente per il consenso popolare. Non ha mai pensato di lucrare un vantaggio personale o familiare, di scambio politico o accattonaggio lavorativo. Quanti oggi possono vantare un primato tale?

E Carmine Monaco identifica così Luigi Franza: "Il senatore, per il suo modo di essere superiore alle avversità, per la sua capacità di controllo, lo immagino navigatore di una barca a vela costruita dalla sua cultura umanistica, viaggiare nel mare agitato solcando le onde, le avversità della vita, mai scontrandosi con esse ma dominandole e cavalcandole. Ed oggi possiamo dire che Luigi veleggiava nel mare burrascoso della vita ed ha raggiunto il porto sicuro della verità. L'approdo, il suo approdo, l'approdo di tutti noi."

In lacrime suo nipote Enrico sindaco della città di Ariano che ha preso la parola al termine della celebrazione: "Senza risentimenti nei confronti di nessuno. E' così che ha vissuto zio. Nel rispetto di tutti. Spesso diceva: il tempo è galantuomo, è vero zio, il tempo è galantuomo ma lo ancor di più con i galantuomini come te. Abbiamo sperato che ti potesse dare ancora più tempo ma siamo certi che da galantuomo quale sei hai perdonato anche lui. Hai dato una pacca sulla spalla anche al tempo, senza risentimenti e rancori. Come sa fare un grande uomo, un grande uomo delle istituzioni. Hai rappresentato la città di Ariano nella massima istituzione repubblicana d'Italia. Eppure tutti ti ricordano come Luigi. Uomo tra uomini, uomo vicino agli uomini di qualunque estrazione sociale e culturale. Ed è la più grande lezione politica, morale che potessi lasciarci in eredità. Ma io sono sereno, siamo sereni, perchè sappiamo entrambi che abbiamo condotto l'ultima battaglia insieme e che quel pugno fra le mani in segno di vittoria è stata la tua vittoria, è stata la vittoria di chi sa credere negli uomini. Il lo voglio ricordare così. Un giorno gli dissi con tono compiaciuto: zio sai sto guardando tutti i tuoi discorsi parlamentari. E lui rispose: "Enrì nun tieni proprio a che pensà." Era così. Un grande uomo, grazie zio la città di Ariano non ti dimenticherà."

Strade chiuse a causa del mercato settimanale in questo mercoledì tristissimo per la città di Ariano ma non è stato un male. Il destino ha voluto che quel feretro dovesse così passare per l'ultima volta proprio dinanzi a quella porta del suo studio sempre aperta a tutti.