Carceri in affanno: attesa tamponi e carenza di personale

La segreteria regionale Osapp scrive al provveditore regionale della Campania Antonio Frullone

carceri in affanno attesa tamponi e carenza di personale

Mancate prescrizioni sanitarie pandemiche Asl, polizia penitenziaria in attesa di tamponi, carenza di personale di ogni ordine e grado. La lettera al provveditore...

La segreteria regionale Osapp in una nota indirizzata al provveditore regionale della Campania Antonio Frullone a firma del segretario regionale Vincenzo Palmieri ribadisce le difficoltà di molti colleghi risultati positivi al virus Covid-19 ma asintomatici o semplicemente posti in isolamento fiduciario, in quanto a contatto con soggetti risultati positivi al virus ed attualmente ancora in assenza giustificata presso i loro domicili.

"La latitanza delle Asl competenti per territorio e finanche dei medici di base - si legge nella nota - interrompono quella indispensabile filiera necessaria all’attivazione dei protocolli utili alla effettuazione dei relativi tamponi al personale, atti a dissolvere dubbi sul contagio o scongiurare il protrarsi della positività pregressa, consentendo quindi a tanti poliziotti penitenziari asintomatici ed ormai guariti oppure a quelli in isolamento fiduciario, di poter rientrare in servizio, interrompendo di fatto ingente danno erariale ed un indubbio, ormai insostenibile, aggravio alle già carenti piante organiche degli Istituti penitenziari, con ripercussioni sui carichi di lavoro individuali in ogni settore lavorativo e di conseguenza seri pericoli di tenuta dell’ordine e della sicurezza degli stessi, a questo si aggiunge tra l’altro che di recente non si è provveduto a prorogare i distacchi in scadenza predisponendo il rientro del personale nelle sedi di uscita, scelta non condivisa in questo momento emergenziale perché tutti gli istituti della Campania soffrono analoga condizione, chi più e chi meno sono travolti dallo stesso problema riguardante le assenze a vario titoloe stanno attraversando le stesse difficoltà, per cui riteniamo che far rientrare in sede personale distaccato da altri istituti per destinarlo alla sede originaria sia controproducente per il servizio e rischioso sotto l’aspetto sanitario per lo spostamento tra le provincie, sarebbe il caso di sollecitare al Dap affinchè interpelli i nazionali e destinare personale collocati utilmente nelle graduatorie di mobilità negli istituti della regione dove si registrano maggior assenze a vario titolo in seguito alla pandemia (Poggioreale,Ariano Irpino, Santa Maria Capua Vetere, Secondigliano, Salerno, Benevento, Carinola-Aversa e nuclei operativi tp) compreso il ruolo dei funzionari e dirigenti aggiunti, in particolare al centro penitenziario di Secondigliano che si è vista decimare queste figure.

Da 6 commissari e dirigenti di polizia penitenziaria in pianta organica ne sono rimasti solo 2 a gestire un istituto di grande dimensione alle prese con criticità varie ed emergenza sanitaria che ha causato numerose assenze compresa quella del comandante e del direttore, entrambi costretti ad essere assenti per i motivi che conosciamo. La situazione seppur sotto controllo è diventata insostenibile.

Altro discorso ancor più grave, riguarda invece coloro i quali il Covid-19 hanno e soffrono ancor più questa assurda, intollerabile negligenza sanitaria, vivendo quindi abbandonati in casa ed isolati dalle istituzioni sanitarie, con ripercussioni sulla salute non indifferenti, in quanto tanti seppur con sintomatologie che non lasciano dubbi di sorta, continuano a non ricevere l’effettuazione del tampone e spesso delle necessarie cure e sono costretti a restare a casa in religioso silenzio.

Ogni protocollo è violato, ogni indicazione dettata dal comitato scientifico è eluso, pertanto ravvisando la estrema urgenza dell’emergenza in atto, preoccupante e a tratti drammatica, richiamiamo l’attenzione verso il protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19” stipulato tra il Dap il Dag e le organizzazioni sindacali, la seguente direttiva esplicativa Gdap 0379378 del 27/02/2020, seppur consci che tale segnalazione potrebbe risultare monotona, tenuto conto dell’impegno fin qui profuso.

L'Osapp ugualmente ripropone le linee guida in esso tracciate. Pertanto nel citare testualmente quanto al di cui art.1 “I datori di lavoro, a qualsiasi livello di competenza, vorranno attivare tutte la necessarie interlocuzioni con le aziende sanitarie territorialmente competenti per favorire ogni tipo di collaborazione e di intervento in modo permanente e costante, anche sotto forma di accordi e protocolli, richiedendo di fornire istruzioni sanitarie precise e di indicare le misure, anche da un punto di vista organizzativo e precauzionale, più urgenti, incisive e coerenti con il contesto penitenziario e del Dgcm avranno cura di acquisire a livello regionale e locale e di darne successiva comunicazione. Chiediamo un ulteriore deciso e più incisivo intervento presso gli organi preposti, affinché tali situazioni trovino giusta soluzione!"