"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede". E' con questa frase di San Timoteo, compagno di Paolo di Tarso, sicuramente appropriata, che viene annunciata la morte di Antonio Emilio Gambacorta, istituzione campana nel campo della sanità, sport e associazionismo. Un galantuomo, persona onesta e da sempre difensore dei più deboli anche attraverso opere silenziose e concrete.
Da alcuni anni, improvvisamente malato di sla, mentre tutto gli sorrideva intorno, ha lottato fino allo stremo delle sue forze per lui e per gli altri, spesso anche contro la burocrazia.
Era il 30 ottobre 2017 quando nel corso di un importante convegno tenutosi nel centro Minerva ebbe a dire queste parole: https://www.ottopagine.it/av/attualita/140321/il-calvario-dei-malati-di-sla-contro-la-burocrazia-video.shtml. Fu un seminario volto alla formazione di esperti in materia, molto interessante partecipato e ben organizzato, promosso, in collaborazione con il Club Panathlon di Ariano Irpino. Così l'allora presidente Giusy Cardinale: "Impossibile trovare le parole, le cerco da ore ma non le trovo. Ma in fondo il nostro rapporto di grande affetto è sempre stato così: sostegno reciproco, sguardi complici e poche parole."
Gambacorta è stato un attivissimo coordinatore dell'associazione territoriale di Cittadinanzattiva ad Ariano Irpino. I soci tutti nel ricordare il suo impegno, la sua passione e disponibilità ne piangono la perdita e sono vicini alla sua famiglia. "Ho appreso la notizia della scomparsa di Antonio Gambacorta, coordinatore dell'Assemblea di Ariano Irpino e storico coordinatore del tribunale diritti del malato della Regione Campania. Gambacorta - scrive il segretario regionale Lorenzo Latella - è stato maestro di tanti di noi e costante punto di riferimento per le azioni del nostro movimento. Ci stringiamo agli amici dell'assemblea di Ariano, alla famiglia Gambacorta e in particolare alla moglie."
Antonio Gaudioso segretario nazionale Cittadinanzattiva: "Che brutta notizia. Mi dispiace davvero, Antonio ha fatto molto per il movimento ed è una grande perdita. Ti prego di trasmettere agli amici dell’assemblea ed alla famiglia di Antonio la mia personale vicinanza e di tutto il movimento."
Sentimenti di cordoglio e vicinanza alla famiglia da parte del sindaco Enrico Franza insieme all'assessore allo sport Michela Cardinale: "Se ne va un'istituzione di questa città, una persona garbata e onesta che ha saputo trasmettere a tutti noi i veri valori dello sport e una grande forza di volontà. "
74 anni, lascia la moglie Angela, i figli Luigi, Ettore e Francesco. Domani alle 15.30, l'ultimo affettuoso saluto nella Basilica Cattedrale. "No fiori - è scritto sul manifesto - ma offerte per l'Aisla."
