Montella, cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

La decisione votata dopo l'accorato intervento del Capogruppo di maggioranza, Salvatore Maio

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Foto: pagina facebook Montella.eu

Montella.  

Il Consiglio comunale di Montella, all’unanimità, ha conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. La decisione votata dopo l’accorato intervento del Capogruppo di maggioranza, consigliere Salvatore Maio: “Nessun atto è vano se contribuisce alla consapevolezza, alla crescita, alla volontà di poter avere diritti e libertà, lo insegna la nostra storia, lo hanno insegnato i partigiani che omaggiamo nella festa della Liberazione del 25 aprile, lo hanno insegnato i tanti Paesi che ci hanno aiutato a scacciare l’orda nazi-fascista, lo hanno insegnato i Padri Costituenti e tutti coloro che, negli anni, hanno creduto e lottato per una società più giusta e riconoscente di fondamentali e molteplici diritti civili, politici, sociali. Al di là della provenienza, Patrick Zaki, 28 anni, è un ragazzo, uno studente come lo sono i nostri figli, come lo sono ragazzi italiani, armati soltanto di sogni ed ideali che troppo spesso ne dimentichiamo l’importanza. Patrick, senza nessuna accusa seria è detenuto nelle carceri egiziane dal 7 febbraio 2020 dove è stato picchiato e torturato con scariche elettriche; Patrick al pari dei nostri figli è cittadino del mondo, non possiamo, noi, voltare la faccia, non vedere, non sentire. Noi abbiamo l’obbligo morale di essere presenti, lo dobbiamo alla nostra coscienza democratica, lo dobbiamo a Patrick, alla memoria del nOstro connazionale Giulio Regeni, 28 anni come Patrick, parimenti torturato e tragicamente ammazzato in quello stesso Stato. Parafrasando una locuzione latina, diciamo, oggi, “la cittadinanza ad uno, per onorarne cento. È con queste premesse che rivolgiamo l’appello ad ogni componente la minoranza di questa Amministrazione, affinchè lo raccolgano e votare all’unanimità un SI’ convinto, senza se e senza ma. È vero che è un atto simbolico, ma ha una importantissima valenza sociologica/culturale, perché i diritti universali, come la libertà, sono per tutti, di tutti, non hanno colore politico, sono trasversali, e sono il frutto di una coscienza civile che dovrebbe essere insita in ognuno di noi, per la storia che ci ha reso cittadini liberi”.