Il provveditore della Calabria promuove il carcere Campanello di Ariano

Tappa in Irpinia del tour nazionale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

il provveditore della calabria promuove il carcere campanello di ariano

Ad Ariano Irpino personale esperto che sa affrontare le varie situazioni nel modo giusto

Ariano Irpino.  

Un segnale di vicinanza all’intera comunità penitenziaria, riconoscenza al personale in servizio e presa di coscienza delle problematiche che attanagliano le varie strutture carcerarie in Campania a causa di carenze croniche di organico e alle prese con malesseri, suicidi e continue aggressioni. Un tour nazionale quello del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che ha interessato anche l’Irpinia con una visita ad Ariano nel carcere Campanello da parte del provveditore regionale della Calabria Liberato Guerriero.

"Ariano Irpino è una delle realtà in Campania, dove registriamo un grande impegno da parte degli operatori, per cercare di creare le condizioni affinchè le persone abbiano un'opportunità. Il carcere Campanello, è un istituto che è vero ha vissuto dei momenti di difficoltà però in questo momento sta anche dando una risposta importante sotto questo profilo, grazie all'impegno di tutti i vertici locali, il direttore, il comandante, gli educatori, tutto il personale di polizia penitenziaria. L'obiettivo è fare in modo che si possa migliorare ogni aspetto al fine di vivere più serenamente all'interno e quindi prevenire situazioni di disagi da cui poi derivano aggressioni, suicidi ed altre problematiche.

Il carcere di Ariano forse ha problemi di quantità ma la qualità del personale è di alto livello. Personale esperto che sa affrontare le varie situazioni nel modo giusto."

L’estate, come spesso accade, si dimostra il momento più critico dell’anno per gli istituti penitenziari. In questo 2022 è reso ancora più doloroso dal drammatico incremento dei suicidi: ciascun episodio interroga le nostre coscienze di uomini e di operatori del sistema penitenziario su quanto è stato fatto finora e su quanto sia ancora necessario fare. Per questo, insieme ai miei più stretti collaboratori, al vice capo, ai direttori generali del Dap e ai Provveditori regionali abbiamo avvertito l’esigenza di visitare degli istituti penitenziari anche nel giorno di ferragosto. Vogliamo portare un segnale di vicinanza all’intera comunità penitenziaria e ribadire riconoscenza al personale in servizio”.

Così il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, che oggi 15 agosto, dopo aver partecipato al tradizionale comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, ha visitato la casa circondariale femminile e la casa di reclusione di Roma Rebibbia.

Nell’istituto di Viterbo si è recato il vice capo Carmelo Cantone, anche in rappresentanza del provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise. A Palermo Ucciardone e Messina presenti, rispettivamente, i direttori generali dei detenuti e trattamento Gianfranco De Gesu e del personale e risorse Massimo Parisi.  Pietro Buffa, direttore generale della formazione e provveditore per la Lombardia, invece a Genova Marassi.

Il provveditore per la Puglia e la Basilicata Giuseppe Martone in visita nell’istituto penitenziario di Lecce, in quello di Taranto il provveditore per il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta Rita Russo. Nella Casa circondariale di Palermo Pagliarelli la presenza del provveditore per la Sicilia Cinzia Calandrino, a Terni il provveditore per la Toscana e l’Umbria Pierpaolo D’andria. Quello per la Campania Lucia Castellano negli istituti di Napoli Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere, mentre per l’Emilia Romagna e le Marche due dirigenti delegati dal Provveditore Gloria Manzelli, rispettivamente, negli istituti di Bologna e Modena e di Ancona e Pesaro.

La Casa circondariale di Aosta è stata visitata dal provveditore del Triveneto Maria Milano Franco D’Aragona, che a sua volta ha delegato un funzionario del Prap a recarsi nell’istituto di Udine. Analogamente, il provveditore per la Sardegna Maurizio Veneziano ha invoato un suo delegato a visitare l’istituto di Oristano.