Sergio Melillo Vescovo
Dopo un percorso eucaristico triennale, in comunione con il cammino sinodale della Chiesa Italiana, la Chiesa di Ariano Irpino - Lacedonia ha celebrato il congresso eucaristico con l’intento di percorrere, in compagnia del Signore, nel continuo Suo farsi accanto come ai discepoli di Emmaus, un tratto significativo della sua vita ecclesiale.
È stata una settimana, luminosa ed intensa! Un incontro con le comunità in un territorio in continua attesa di riscatto.
E’ stato un meeting nel quale il Popolo di Dio si è coinvolto con un desiderio di ascolto, di dialogo e di confronto. Nei cuori della nostra gente vi è l’auspicio di una Chiesa accogliente che coinvolge, con una sana inquietudine nell’annunciare il Vangelo, aldilà di modelli pastorali consunti.
Il congresso ha avuto il suo avvio - domenica 17 - con la celebrazione eucaristica nel pomeriggio a Lacedonia e la riapertura della Concattedrale restaurata e il nuovo altare, realizzati grazie ai fondi 8xmille della Chiesa Italiana.
Si è dato inizio ai lavori del Congresso - lunedì 18 - con la preghiera e l’Adorazione Eucaristica in tutte le parrocchie della Diocesi. Nei giorni successivi si sono svolti diversi incontri nel territorio diocesano interessando gli ambiti della vita spirituale, sociale, politica e culturale.
Si è intrapreso un cammino, un “processo”, un sereno confronto con il mondo “altro”, oltre la soglia del Tempio, nonostante le stanchezze e le preoccupazioni, sperimentando che resta sempre attuale la proposta di fede.
I forum proposti, nella fase previa e al Congresso stesso, nei laboratori di ascolto delle 4 zone pastorali della Diocesi, hanno avuto interessanti rimandi per la pastorale, è emersa la volontà del laicato di vedersi più partecipe e con entusiasmo, nella ricerca di percorsi per l’Evangelizzazione.
Si sono aperte “finestre di dialogo” con il mondo della giustizia, della sofferenza, del carcere, della politica, dell’economia, della cultura, dei giovani, dell’universo educativo, con l’aiuto delle competenze di testimoni autorevoli.
Il filo conduttore di questi giorni è ricercare un nuovo paradigma per l’annuncio della fede di sempre, intensificando anche collaborazioni fra parrocchie sapendo che da soli non si va da nessuna parte.
Il cuore del Congresso è stato - giovedì 21 - con la presenza del Card. Angelo Comastri che, in mattinata, nel Santuario di Valleluogo, ha incontrato i presbiteri e i diaconi, e, nel pomeriggio, ha celebrato i vespri nella Cattedrale gremita di fedeli, tenendo una splendida meditazione sull’Eucarestia a cui ha fatto seguito la processione eucaristica per le strade della città di Ariano Irpino.
Ha coronato la settimana del congresso la meditazione concerto - di sabato 23 - del coro Frammenti di Luce, con un intenso momento di preghiera e di riflessione sull’Eucarestia.
Il congresso si è concluso ieri pomeriggio, domenica 24, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Versaldi, Prefetto Emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica, a cui va il mio grato e sentito ringraziamento.
La centralità dell’Eucarestia, il culmine di una Chiesa alla ricerca dei gesti, ci ha spinti a restaurare la Chiesa di Sant’Anna, luogo dedicato all’Adorazione Eucaristica, a realizzare con la Caritas Diocesana, un’opera segno, con l’apertura dell’Emporio solidale, per una prossimità reale alle povertà che vanno crescendo nei nostri territori che soffrono mancanza di lavoro, fuga delle nuove generazioni e inverno demografico.
Inoltre, si è anche attuata la realizzazione dell’antico pulpito della Cattedrale di Ariano Irpino, con l’artistico ambone del Maestro Flavio Grasso.
Stiamo vivendo - direbbe Romano Guardini - una rinascita nella “Chiesa delle anime”, nel comune sentire dei fedeli di vita spirituale, di partecipazione più attiva alla vita ecclesiale e sociale con l’urgenza della cura dei catechisti perché: “chiunque catechizza deve essere gioioso” (Sant’Agostino).
Condividiamo, dunque, il cammino che si è avviato insieme al divino viandante riconoscendone l’eco della Sua Parola, nello “spezzare il Pane” per una Chiesa casa ospitale immersa nel mistero della vita.
Apprendiamo per davvero l’arte del condividere, del donare, dell’adorare, in una fraternità che dia credibilità all’annuncio del Vangelo, agli uomini e alle donne del nostro tempo.
È questa la Chiesa che sogniamo, in ascolto della Parola di Dio, nutrita dal Pane Eucaristico, Corpo Mistico di Cristo, che vive una vera comunione con Dio ed il prossimo.