L'Istituto Tecnico Economico "Luigi Amabile" di Avellino ha ospitato Mena De Mare, la madre di Santo Romano, ucciso nel novembre scorso a San Sebastiano al Vesuvio nel tentativo di sedare una lite nata per futili motivi. Il racconto di quanto accaduto al giovane portiere di calcio e il monito per i ragazzi in un evento voluto dagli studenti e che ha visto protagonisti gli alunni del quinto anno: "La cosa più bella è l'abbraccio dei giovani. - ha affermato - Arrivare al loro cuore significa vincere". "No alla violenza, non si può morire a 19 anni per una scarpa, un litigio. - ha aggiunto Giuseppe Spiezia, rappresentato d'istituto dell'ITE Amabile - Ho seguito questa vicenda sin dall'inizio e mi sembra giusto e doveroso ricordare Santo".
La vice preside Iannone: "Santo è il figlio, il fratello di tutti"
L'invito anche a maggior sicurezza e con il riferimento all'attualità, al processo sulla morte di Francesco Pio Maimone: "Incrociamo le dita. - ha spiegato De Mare - Abbiamo visto che la giustizia ha fatto un passo in avanti. Speriamo in una rinascita e in una rivincita. Nei fatti non si vince nulla, ma è giusto per i giovani che verranno con l'obiettivo che ci sia un altro Santo, un altro Francesco". "Siamo onorati di ospitare la mamma di Santo. - ha aggiunto Gerarda Iannone, vice preside dell'ITE Amabile - La scuola deve veicolare un messaggio di risposta a ciò che accade fuori. La vita è un dono prezioso e Santo è il figlio, il fratello di ognuno di noi".
