In occasione del World Cancer Day, che come ogni anno si celebra il 4 febbraio, i massimi esperti riflettono sui risultati di ricerca e cura e sui piani di prevenzione per combattere contro il cancro. Il dottore Cesare Gridelli Direttore dell'Unità Operativa a Struttura Complessa di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera “S.G.Moscati” di Avellino” e direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dell'Azienda Ospedaliera “S.G. Moscati” di Avellino, tra i massimi esperti al mondo per la cura e trattamento del tumore del polmone invita la cittadinanza a sottoporsi a controlli precisi e periodici, per riuscire a prevenire il cancro.
"Questa ricorrenza si pone come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione - spiega l'esperto -, perchè siamo in guerra contro il cancro. I dati non confortano. Al Sud si registrano meno casi a fronte del Nord, certo, ma la mortalità è più alta perchè le persone non effettuano controlli e screening per la prevenzione. Insomma, se al nord, compici fattori ambientali di maggiore industrializzazione e altri motivi, si registra una casistica più elevata, si muore di meno perchè la popolazione è maggiormente impegnata e assidua nell'effettuare controlli di prevenzione. A fare da contraltare la situazione dell'Italia Meridionale, dove i casi sono di meno, ma di meno è anche la prevenzione. In questo caso le diagnosi non tempestive non consentono cure tempestive e, quindi, si muore di più. Ci si ammala di meno, certo, ma non si individua in tempi brevi la malattia, e le possibilità di guarigione si abbassano, notevolmente. L'importanza della diagnosi precoce e della ricerca scientifica nella lotta contro le malattie oncologiche devono essere la via maestra in questa battaglia". Promossa dall’Unione Internazionale Contro il Cancro (UICC) la giornata rappresenta un’opportunità fondamentale per riflettere sui progressi raggiunti nella battaglia contro il cancro, per rafforzare l’impegno collettivo nel garantire cure accessibili a tutti e per sostenere chi vive quotidianamente questa battaglia. Milioni di vite potrebbero essere salvate garantendo ad ogni individuo l’accesso a diagnosi tempestive, trattamenti adeguati e supporto psicologico.
DATI NAZIONALI E LOCALI. Il cancro rappresenta una delle principali sfide sanitarie globali. Ogni anno vengono diagnosticati oltre 19 milioni di nuovi casi di tumore a livello globale, con oltre 10 milioni di decessi. Secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori, in Italia sono oltre 390 mila i nuovi casi annuali e oltre 3,5 milioni le persone viventi con una storia di tumore.
"Una elevata percentuale dei casi di tumore potrebbe essere evitato adottando uno stile di vita sano, riducendo i fattori di rischio come il fumo, l’alcol, la sedentarietà, le diete non equilibrate e l’esposizione a sostanze cancerogene - spiega l'esperto -. Un ruolo altrettanto importante è rappresentato dalla partecipazione ai programmi di screening messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale in quanto consente di intercettare più precocemente la malattia. Continuo sempre spiegare che : la diagnosi precoce aumenta significativamente le possibilità di cure e sopravvivenza a lungo termine".
Rispetto agli screening, dati aggiornati mostrano una significativa riduzione dell'incidenza e della mortalità proprio grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce. " Ci sono tre livelli di prevenzione da avere sempre chiari: un primo livello che è quello dell'adozione di uno stile di vita sano, con corretta alimentazione evitando sostanze nocive, la sedentarietà etc. Un secondo che è quello dell'adesione ai programmi di screening sul territorio messi a disposizione delle Aziende Sanitarie e un terzo che interessa le persone che si sono ammalate e curate e che devono effetture controlli periodici per evitare una remissione della malattia".