Giornata internazionale di azione per i fiumi: focus ad Avellino

Esperti a confronto sull'importanza dei corsoi d'acqua nel contesto ambientale

giornata internazionale di azione per i fiumi focus ad avellino

L’Irpina terra d’acqua è solcata da un complesso ed articolato reticolo idrografico costituito dalle aste fluviali del Calore, del Sele, del Sabato e dell’ Ofanto...

Avellino.  

Giornata internazionale di azione per i fiumi. Sabato 15 marzo 2025 alle ore 15.00 focus ad Avellino a Villa Amendola. Marika Borrelli, giornalista, intervista Sabino Aquino docente di geologia applicata Unipegaso, Salvatore Cucciniello comitato spontaneo tutela Fenestrelle, Antonio Di Gisi Legambiente Avellino Alveare, Pasquale Luca Nacca insieme per Avellino e l'Irpinia, Mirella Napodano Comunità Laudato Si San Ciro Avellino, Giorgio Osti docente di sociologia dell'ambiente e del territorio Università di Padova, Paolo Vegliante architetto ed ambientalista, Anna Maria Zaccaria docente di sociologia dell'ambiente e del territorio Università Federico II di Napoli, Laura Nargi sindaco di Avellino. Sono stati invitati a partecipare i sindaci di Atripalda e Mercogliano, l'amministrazione provinciale di Avellino, i parlamentari irpini, i consiglieri regionali irpini, Fulvio Bonavitacola vice presidente della regione Campania. Nel corso dell'evento sarà presentato il libro di Giorgio Osti "Fiumi e città, un amore a distanza". Nella foto dei vigili del fuoco il fiume Ofanto esondato nel novembre 2022. 

Il 14 marzo le comunità di tutto il mondo celebrano la 28° Giornata di Azione per i fiumi. L'obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare sull'importanza dei fiumi nel contesto ambientale. Le civiltà sono cresciute e sviluppate attorno ai fiumi che risultano essenziali per l’ambiente.

L’Irpina terra d’acqua è solcata da un complesso ed articolato reticolo idrografico costituito dalle aste fluviali del Calore, del Sele, del Sabato e dell’ Ofanto. Purtroppo queste “arterie terrestri”, da conservare e valorizzare, sono state interessate, soprattutto nell’ultimo trentennio, da una massiccia manipolazione antropica e da ricorrenti crisi idriche, determinate dall’imprevedibile successione di diversi anni di scarsa piovosità ed assenza completa di cospicue precipitazioni nevose che hanno causato magre storiche delle principali sorgenti e preoccupanti abbassamenti delle falde idriche alimentate dagli acquiferi profondi. Ciò ha gravemente compromesso le forme di vita presenti negli ecosistemi fluviali.

Sicuramente, l'attuale degrado del sistema fisico è frutto di una sostanziale inadeguatezza infrastrutturale e programmatica del territorio, oltre che dall’oramai consolidata tendenza di fronteggiare l'emergenza, in assenza di qualsiasi pianificazione di base che scaturisce da un preventivo Bilancio Idrico complessivo tra il fabbisogno, i prelievi possibili e la risorsa idrica disponibile. L’acqua, da abbondante ricchezza, è diventata un problema che richiede risposte non più rinviabili anche in Irpinia. Come affrontarlo? Come mettersi nelle condizioni di prevenire il ripetersi di “emergenze naturali” ormai prevedibili? Il convegno intende mettere a disposizione un quadro accurato delle conoscenze in materia di conservazione e valorizzazione dei corsi fluviali e avanzare al confronto alcune proposte di lavoro.