Premio internazionale "Anfiteatro d'argento cultura & imprenditoria per per menzione d’onore alla memoria di Raffaele Lieto. Ecco l'intervento di Franco Fiordellisi dirigente Cgil Avellino.
"Ringrazio gli organizzatori di questo premio, i familiari tutti di Raffaele Lieto, ma in particolare Antonietta, Lia, Domenico, Carmine che mi hanno chiesto di partecipare.
È per me un onore profondo, oggi, come dirigente Cgil essere nel paese di Raffaele partecipe a questa iniziativa con la menzione d’onore in memoria di Raffaele Lieto, compagno, dirigente sindacale Cgil di Avellino e della Campania, militante comunista e antifascista.
Raffaele è stato un uomo la cui militanza ha sempre avuto radici forti nei valori dell’illuminismo e negli ideali del comunismo italiano. Ha vissuto la politica come missione, l’attività e la lotta sindacale come vocazione, l’impegno sociale come dovere.
Ma soprattutto, ha saputo dare forma alla propria vita e a quella delle comunità sindacali e politiche che ha frequentato con coerenza, passione, dignità e onore!
Raffaele ci ha insegnato, con l’esempio più che con le parole, che i veri significati non nascono dalle leggi o dalle istituzioni.
Nascono dall’esperienza vissuta: dai comportamenti collettivi, dalle relazioni, dai desideri, dalle lotte quotidiane. Sono ciò che rende umana e viva una società. Per questo era rigoroso e inflessibile nelle relazioni politiche e sindacali.
E ci ha mostrato, a volte anche nel silenzio della sua determinazione, che l’uomo può scegliere la dignità, la libertà, la fedeltà agli ideali e valori anche a costo della propria vita. Questa è la radice, profonda, della sua forza. Ed è anche la sua grande lezione morale.
Con intelligenza, arguzia, freddure e battute fulminati, Raffaele ha attraversato la sua vita politica e sindacale con lucidità, portando con sé la consapevolezza di chi non si illude, ma non rinuncia mai.
Si è interrogato fino in fondo sulle grandi fratture della storia: sulla fine tragica, più che del fallimento, del socialismo reale, sulle degenerazioni del potere, sulle responsabilità della sinistra, sulle sconfitte del movimento operaio. Eppure, in tutto questo, non ha mai smesso di dirsi e di sentirsi comunista, sindacalista ma anche ambientalista concreto per l’amore che ha avuto per i Lavoratori e la loro dignità e sicurezza sul lavoro; per la Terra, il suo orto in collina, le passeggiate lungo i sentieri in montagna, la vivibilità dei paesi contro abusi e scempi.
Non so se lo ritroveremo nei libri di storia o di politica. Ma chi, come molti di noi hanno avuto la fortuna di conoscerlo, di lavorare al suo fianco, di discutere con lui, sa bene che Raffaele è stato una figura esemplare:concreta, rigorosa, umanissima, che ha sempre investito sui giovani!
Oggi, in un tempo attraversato da un profondo guasto antropologico, da un senso di smarri-mento collettivo, la sua memoria ci chiama a responsabilità: restituire senso alla politica, valore al lavoro, profondità al pensiero.
Raffaele ci ha mostrato che si può scegliere la parte giusta, anche quando è scomoda. Che si può rimanere fedeli a una causa, anche quando tutto intorno sembra cedere.
Per questo ritiro questa menzione, non solo con gratitudine, ma con un impegno: quello di non dimenticare. Di continuare a testimoniare con i fatti, nella Cgil, nella militanza politica e so-ciale, il suo pensiero, la sua lotta. Perché ricordare Raffaele Lieto significa continuare a lottare, anche oggi, per ciò che rende degna la nostra umanità. Con la partecipazione, la militanza, politica e sociale e in questi giorni sarebbe con noi attivo per coinvolgere al voto Referendum 8 e 9 Giugno prossimo, così come per il diritto alla mobilità, al trasporto pubblico, utile per tante persone ma in particolare per lavoratrici e lavoratori, cittadine/i più bisognosi.
