Criticità e tarantelle anche nel bilancio: i nove misteri buffi di Nargi

La gestione dei beni patrimoniali ridotta a macchietta, con milioni che appaiono e scompaiono

criticita e tarantelle anche nel bilancio i nove misteri buffi di nargi

Molti dubbi e qualche domanda, sorta in modo spontaneo, sul documento contabile che l'esecutivo vorrebbe approvare per andare avanti

Avellino.  

Ora che abbiamo un assessore alla Cultura con la “C” maiuscola, meritorio e fedele al punto d'essere “irrevocabile” per i prossimi quattro anni, una domanda sorge spontanea. E partiamo proprio da quel Bilancio che dovrebbe essere affrontato e approvato il 18 giugno prossimo, madre di tutte le sedute di consiglio, la cui memoria tramandare di padre in figlio, fino alla settima generazione di questo scopone scientifico che è il Comune di Avellino.

Premessa. Per "gestione dei beni patrimoniali" si intende una voce ampia che può includere sia edifici amministrativi ordinari sia immobili di carattere storico-artistico. Generalmente questa voce comprendemanutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili comunali; spese per utenze e sicurezzainterventi di riqualificazionerestauro e conservazione dei beni di interesse storico-artisticoinvestimenti in immobili strategici.

L'illustre vorrebbe spiegarci perché, per la gestione dei Beni patrimoniali, dal bilancio emergono alcune criticità particolarmente rilevanti, con variazioni drastiche nelle spese in conto capitale? Argomentiamo. Per l'anno 2024 la previsione di spesa è di circa 9,23 milioni di euro. Per l'anno corrente si riduce drasticamente a circa 45.001 euro, una cifra minima che appare incongrua, dato il patrimonio immobiliare generalmente esteso di una città come Avellino. Poi, per l'anno 2026, magicamente, torna a salire a circa 11,64 milioni, una variazione enorme rispetto all'anno precedente.

Una domanda per il neo assessore

Assessore, ma questi bruschi cambiamenti non le suggeriscono una assenza di programmazione coerente e dettagliata? È improbabile che esigenze di manutenzione e intervento sugli immobili possano passare da una cifra così elevata a una pressoché nulla in un anno, per poi rialzarsi improvvisamente. Tale andamento potrebbe determinare situazioni emergenziali e inefficienze gestionali. Il bilancio non chiarisce se e in che misura queste somme includano anche interventi su edifici di pregio storico-artistico, che necessitano di manutenzione ordinaria e straordinaria costante e programmata.
In assenza di informazioni dettagliate, c'è un evidente rischio che tali beni, se inclusi, possano andare incontro a problemi di degrado per scarsa o incostante manutenzione. Non è evidente da quali fonti derivino i fondi per queste spese in conto capitale: se provengano da risorse interne, contributi regionali o europei, o da alienazioni patrimoniali. Tale incertezza rende difficile valutarne la certezza e la sostenibilità.
 

Mistero buffo 2: Missione Cultura e valorizzazione dei beni culturali

Osservazione: è prevista una spesa in conto capitale molto significativa (13.531.163,99 euro nel 2024) senza chiara evidenza delle coperture garantite per il mantenimento e la gestione dei beni realizzati.

Rilievo: è necessario un chiarimento dettagliato delle risorse previste per la sostenibilità futura di queste opere, sia per manutenzione ordinaria che straordinaria.

Mistero buffo 3: Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

Osservazione: è prevista una drastica riduzione delle previsioni di competenza del fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale da 7.116.182,72 euro nel 2024 a soli 2.016.933,93 euro nel 2025, con azzeramento nei due anni successivi. Questa variazione sembra estremamente repentina e poco realistica, specie considerando che tali fondi coprono spesso impegni pluriennali già assunti.

Rilievo: si richiede un dettaglio chiaro e trasparente delle ragioni per cui si prevede una riduzione così forte, nonché evidenza degli impegni effettivamente sostenuti.

Mistero buffo 4: Utilizzo avanzo di amministrazione anticipato

Osservazione: l’utilizzo anticipato dell’avanzo di amministrazione è previsto per un importo significativo (1.301.693,64 euro nel 2025), senza indicazioni sufficientemente chiare su quali investimenti o spese correnti verranno effettivamente finanziati.

Rilievo: è necessario specificare le finalità dettagliate e confermare la coerenza di tale utilizzo anticipato con gli equilibri generali del bilancio.

Mistero buffo 5: Entrate da trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche

Osservazione: la previsione delle entrate derivanti da trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche passa da 11.745.636,74 euro nel 2025 a soli 4.927.220,31 euro nel 2026, registrando una diminuzione molto significativa e repentina che non viene giustificata nel documento.

Rilievo: si segnala la necessità urgente di giustificare questa variazione negativa, valutando il rischio che la previsione possa risultare inattendibile.

Mistero buffo 6: Entrate da proventi di controllo e repressione degli illeciti

Osservazione: le entrate derivanti da attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti mostrano una previsione elevata (oltre 3 milioni di euro l’anno), che potrebbe risultare difficilmente sostenibile a lungo termine.

Rilievo: è opportuno fornire una valutazione approfondita della congruità e della sostenibilità di tale entrata, anche alla luce dei dati storici effettivamente realizzati.

Mistero buffo 7: Entrate da contributi agli investimenti

Osservazione: sono state previste entrate molto consistenti per contributi agli investimenti (81.390.270,08 euro nel 2025), seguite da una forte riduzione (49.381.645,73 euro nel 2026). Questa fluttuazione appare significativa e potrebbe compromettere gli equilibri di investimento pluriennali.

Rilievo: è essenziale ottenere chiarezza sulle modalità, la certezza di acquisizione e la tempistica di erogazione di tali contributi.

Mistero buffo 8: Entrate da alienazione di beni

Osservazione: le entrate previste dalla vendita di beni materiali e immateriali sono cospicue (9.295.000 euro nel 2027), il che può risultare irrealistico se basato su esperienze passate.

Rilievo: si consiglia di approfondire le valutazioni sulle reali capacità di alienare tali beni, dettagliando tempistiche e strategie di vendita.

Mistero buffo 9: Missione Istruzione e diritto allo studio

Osservazione: nella Missione "Istruzione e diritto allo studio", emergono spese in conto capitale estremamente elevate (oltre 31 milioni nel 2024, riducendosi drasticamente negli anni seguenti). Tale scostamento appare anomalo e non chiaramente motivato.

Rilievo: risulta fondamentale chiarire con precisione la destinazione delle spese previste e verificare la sostenibilità pluriennale di tali interventi.

Se tanto mi dà tanto, come ha scritto Moravia: «Vivevano così, tirando avanti alla meno peggio, abituati ormai a sopportare tutto con una indifferenza quasi eroica». Era questa indifferenza il tratto distintivo del loro governo: non una cattiveria manifesta, ma una sottile e continua dismissione di responsabilità. E in effetti, Laura continuava a guardare l’orologio e ad aspettare chissà cosa. «Che facciamo ora? Niente. Aspettiamo. E mentre aspettiamo, viviamo, si fa per dire», ripeteva tra sé e sé, ricordando Beckett. C'è chi giura di aver sentito, quasi come un sospiro sospeso tra un piano e l'altro del Comune, uno sfogo, quasi nu pensiero poetico: «La giunta è come una scala di pollaio, corta e piena di letame, e bisogna salirci piano piano, tirando a campare come si può». Del resto, citando Andreotti, è “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Così scivolavano via i giorni in quel municipio grigio, tra un provvedimento rimandato e una decisione mancata, in una stanchezza complice. Alla fine, come aveva sintetizzato brutalmente Bukowski, «l’importante è riuscire a passare la giornata senza ammazzarsi o far ammazzare qualcuno». E in quella città, per ora, sembrava bastare così.