Il risveglio improvviso dopo i raid israeliani in una città colpita nel cuore. Raffaele Mauriello, docente di Avellino a Teheran racconta gli attacchi in Iran. Mezz'ora di esplosioni, boati, attacchi, nessun annuncio sui canali pubblici e un risveglio tra le macerie. "Vivo in un quartiere al centro della città. L'altra notte ho sentito esplosioni e rumori dell'contraerea durati circa mezza ora. Oggi - ieri per chi legge, ndr - le autorità, sui canali di pubblica informazione, hanno spiegato quanto accaduto, ma non hanno dettato alcuna indicazione su eventuali misure di sicurezza da adottare".
Seconda notte di guerra tra Iran e Israele
"La città è semivuota oggi (ieri per chi legge ndr), complice il fatto che in Iran il giovedì e venerdì, equivalgono al fine settimana. In tanti sono partiti. Diciamo che la popolazione iraniana vive in maniera tranquilla, sa che una guerra nella regione è sempre possibile - racconta Mauriello al Tg1 -". Intanto quella appena trascorsa è la seconda notte di guerra tra Israele e Iran. L'Idf ha colpito duramente anche Teheran, con droni che hanno attaccato la capitale. E dall'Iran è scattata la controffensiva con centinaia di missili e droni su Israele.
Mauriello docente a Teheran da 11 anni
Raffaele Mauriello da undici anni è docente presso la Facoltà di Letteratura Persiana e Lingue Straniere e di Teologia e Conoscenza Islamica dell’Università Allameh Tabataba’i di Teheran, e ha raccontato dalla capitale iraniana gli attacchi israeliani a obiettivi civili al Tg1 della Rai. Oltre cento morti e centinaia di feriti, il bilancio è pesantissimo, e preoccupa la geopolitica di un conflitto pronto scatenare altra morte e distruzione.