di Paola Iandolo
"Un politico esemplare, per coerenza e lungimiranza". A sostenerlo Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati sulla figura di Fiorentino Sullo. "Lo ha dimostrato in ogni sua impresa. Da padre della Costituente, da ministro - cinque volte - da leader della Dc, da consigliere di Stato e presidente dell’Avellino Calcio" - ha continuato Fontana -“Un esempio importante che ha dato tanto al Parlamento, al governo e a questi territori attraverso una azione politica sempre avanti rispetto ai tempi”.
Il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha ricordato Sullo durante la messa nella chiesa del Santissimo Rosario per la traslazione delle spoglie mortali dello statista irpino e della moglie, Viretta de Laurentiis, dal cimitero di Torella dei Lombardi, suo paese natio, a quello del capoluogo irpino. Una cerimonia promossa dalla Fondazione Sullo presieduta dal parlamentare Gianfranco Rotondi in occasione del 25esimo anniversario della scomparsa e a quasi cento anni dalla nascita – 1921 – del grande statista irpino.“Persone come Sullo – ricorda Fontana- hanno ricostruito il Paese dopo la seconda guerra mondiale e ci hanno dato la possibilità di vivere in un Paese che considero straordinario. Mai dimenticarsi della eredità che ci hanno lasciato: ci aiuta a risolvere i problemi che oggi abbiamo di fronte”.Tante le autorità che prendono parte al rito religioso, tra cui la figlia di Sullo, Marcella.
In prima fila il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che con lo statista dc aveva un profondo rapporto di stima e amicizia. Per l’Irpinia Sullo ha fatto tanto. Ad esempio riuscendo ad ottenere la modifica del percorso dell’autostrada A16: grazie a Sullo oggi passa anche per Avellino e Benevento. “Da uomo mite e rigoroso, Fiorentino Sullo ci lascia questa grande eredità: nella vita conta la coerenza e la politica che si riduce a praticismo e rinuncia a trasmettere i valori è una politica che non vale nulla. Stiamo attenti perché la nostra democrazia si sta riducendo a un guscio vuoto, privo di valori fondamentali”, dice De Luca. “Sullo – continua il governatore – è tra gli esponenti più prestigiosi di una classe dirigente che ha onorato l’Italia nel dopoguerra e ha rappresentato uno degli esempi più autorevoli di una politica fatta di cultura e valori”.
Per Gianfranco Rotondi “si tratta dell’ultimo funerale di un padre costituente, seppur differito di 25 anni”. “Proprio nella chiesa del Rosario – rivela Rotondi – Sullo, da antifascista, fondò nella stanzetta dietro l’altare il primo nucleo della Dc”. Da lì è iniziato un percorso nelle istituzioni all’insegna della coerenza: “Dietro di lui c’era una vera scuola di pensiero, che oggi ci manca ma che possiamo ancora riscoprire nel suo esempio. Ricordo una frase che gli fu dedicata: ‘Fu l’incantatore della nostra giovinezza”. Il suo esempio ci chiede di pensare a un’Italia più giusta, più umana. E ci ricorda che anche nei luoghi più semplici può nascere qualcosa di grande”.
Le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi su Sullo: "Con la stessa passione con cui ha amato e servito la sua terra, Fiorentino Sullo ha contribuito a plasmare una nazione più equa. La sua politica è stata sempre orientata verso la creazione di una società capace di superare le difficili sfide economiche e sociali del dopoguerra, senza mai cedere alla tentazione di facili consensi o compromessi superficiali”. “Un esempio della sua lungimiranza fu la proposta di riforma urbanistica, una visione innovativa e coraggiosa che purtroppo non trovò allora la giusta accoglienza nelle forze politiche dell’epoca – prosegue Piantedosi -. Eppure, oggi più che mai, in un’epoca in cui il tema dell’urbanizzazione incontrollata, della speculazione edilizia e della sostenibilità ambientale è centrale, quella visione si rivela straordinariamente attuale, anticipando le sfide che il nostro Paese deve affrontare”.
