Crisi idrica in Irpinia: Cittadinanzattiva lancia un appello alle istituzioni

Ecco i punti salienti della lettera aperta

crisi idrica in irpinia cittadinanzattiva lancia un appello alle istituzioni

L'appello di Angela Marcarelli Coordinatrice Rete Tutela Consumatori Campania Aps

Avellino.  

Lettera aperta e accorato appello di Cittadinanzattiva alle istituzioni tutte preposte per assicurare la fornitura del servizio idrico quale fonte indispensabile per lo svolgimento degli atti quotidiani di vita dei cittadini nei territoridei comuni delle Province di Avellino ed in parte di Benevento compromesso da mesi dal fenomeno di siccità registratosi con un calo delle sorgenti che non si è registrato nemmeno negli ultimi simili fenomeni siccitosi del 2012 e 2017. 

L'appello all'amministratore unico  Alto Calore Servizi Antonello Lenzi

"Le chiediamo, come già fatto con pec del 4.12.2024, di convocare ad horas, l'assemblea dei sindaci per deliberare, ufficializzando i risultati di natura tecnica acquisiti nell'arco del suo mandato (già questi sono sufficienti per chiedere attraverso gli organi sovraordinati il temporaneostato di calamità per i gravi e straordinari fenomeni naturali della siccità che ha vistoirrimediabilmente scendere quasi della metà il consueto flusso delle sorgenti) la formalizzazione della richiesta di temporaneo stato di emergenza per il servizio idrico per l'imprevedibile calo delle sorgenti che consentirebbe l'accesso a fondi dallo Stato per mettere in atto tutti quei rimedi che si rendono urgenti, indispensabilied inderogabili altrimenti per il prossimo anno la situazione di emergenza rischia dipeggiorare ulteriormente ed irrimediabilmente.

Premesso che il recupero dell’acqua dispersa attraverso un piano di sostituzione delle reti, a partire da quelle più fatiscenti, a nostro avviso, è una strada reale e percorribile per affrontare in modo repentino sia la diminuzione della portata delle sorgenti (utilizzare tutta la risorsa a disposizione perevitare ulteriori prelievi che andrebbero ad incidere sul depauperamento della risorsa stessa già gravemente ridotta dall'attuale fenomeno di siccità ) che la carenza di acqua per i cittadini (con tutti iproblemi connessi alle chiusure forzate a causa delle rotture continue e alla diminuzione della risorsa).

Resta da individuare le risorse economiche per affrontare un importante investimento indispensabile per la qualità degli atti quotidiani di vita dei cittadini irpini ed in parte sanniti anche sotto il profilodella sicurezza sanitaria.

Negli incontri pubblici e stato evidenziato la difficoltà di reperire risorse economiche utili ad attuare lasostituzione delle reti, a partire da quelle non più riparabili.

Quello che però non è emerso è che difatto si può già iniziare ad attuare il Piano di sostituzione delle reti investendo, sui tratti ritenuti piùfatiscenti e che non consentono la riparazione, i 49 milioni di euro restanti 60 milioni stanziati dal2019 e che sono già resi disponibili dalla Regione Campania a seguito di un forte interessamento con reiterata corrispondenza intercorsa tra gli allora autorevolissimi Prefetti di Avellino e Benevento a seguito di una simile crisi del 2017 (tra la corrispondenza citata si richiama una delle tante:prot.47250/14.2/Gab del 30 gennaio 2018 Prefettura Avellino e prot.2018-0004048 del 31 gennaio2018 Prefettura Benevento).

Inoltre riteniamo che lo stato di emergenza dovuto all'attuale fenomeno di siccità, sicuramente piùimportante a quelli simili del 2012 e 2017,(aggravato ancor di più dalla dispersione) è tale anche sotto il profilo della sicurezza sanitaria ed alimentare e che pertanto si può formalizzare ad horas ognipropedeutica attività, ricorrendone i presupposti agli effetti dell'art.7 c.1 lett.c, art.16 c.1 e art.24 c.1 del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n.1, finalizzata a proporre , per il tempo necessario, la dichiarazione dello Stato di emergenza Idrica da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri come già avvenuto con propria delibera nella riunione del 21 ottobre 2024 per il territorio della Regione Basilicata che in questo periodo sta vivendo lo stesso fenomeno di siccità e di conseguenza di crisi idrica.

E superfluo osservare che la dichiarazione temporale della dichiarazione dell'eventualestato di emergenza oltre a consentire immediati e nuovi finanziamenti permette il commissariamento, per superare anche problematiche connesse al perfezionamento della gestione dell'Alto Calore, e soprattutto di rimodulare ed impiegare senza l'ordinaria burocrazia i predetti 49 milioni di eurodisponibili almeno nella maggiore parte in cui sono già finanziati lavori per i comuni nei quali lecondotte sono soggette a meno rotture o comunque le reti reggono maggiormente alle sollecitazionidella pressione del flusso dell'acqua specie nel momento in cui è riattivato i servizio dopo le riparazioni".